CATANIA – 4000 immigrati, vigilati da 80 tra poliziotti, finanzieri e carabinieri, in un attesa esasperante dell’agognato permesso di soggiorno, costretti a soggiornare nel centro, di controvoglia e spesso privati di diritti fondamentali, di contro una politica sonnecchiante burocrate non risolutiva. Un mix esplosivo che minaccia di scoppiare tutti i giorni e quando esplode si contano danni alle persone e feriti tra le forze dell’ordine. Abbiamo già detto dell’insufficienza con cui si tratta questa questione, abbiamo chiesto l’immediato sgombro delle 3000 persone in sovrannumero invece si aggiungono altri disperati. Una situazione insostenibile non più rinviabile che potrebbe creare l’irreparabile.
Questa non è accoglienza ma una consapevole inadeguatezza dei servizi di ordine pubblico dettate da logiche ministeriali insensate e inadeguate. Lasciare che il CARA di Mineo sia solo un problema locale è irresponsabile anche in virtù del fatto che a decidere quanti ospiti devono alloggiare lo imponga un ente che non si confronta con chi deve mantenere la sicurezza. Noi dobbiamo solo contare i feriti.
La brutta novità è che i migranti hanno colpito all’esterno del Centro assalendo ciò che si parava dinnanzi a loro in questo caso anche una pattuglia della polizia stradale di Caltagirone che naturalmente non ha sistemi di protezione per queste evenienze. Si registrano danni al centro agli edifici, ambulanze, auto e il posto di Polizia assaltato come un fortino a colpi di pietre ed altro materiale facilmente reperibile. Danni che pagano i contribuenti e i poliziotti che devono rincorrere questi soggetti e prendersi le pietrate. Il Siap chiede anzi sollecita l’incontro atteso da settembre, con il Prefetto di Catania, per chiedere garanzie del lavoro dei poliziotti in questa Provincia. Siamo pronti a protestare davanti al CARA, magari chiedendo ai cittadini di Mineo e dei dintorni del CARA la partecipazione, perché la loro sicurezza è seriamente minacciata.