Acireale – Sono passati ormai 5 giorni. Il corpo di Giuseppe Castro non è ancora stato ritrovato. Nonostante le ricerche e l’impegno delle unità impegnate nel ritrovamento tra il luogo della tragedia e il porto di Capomulini, non c’è traccia di Castro e la famiglia resta ancora in uno stato di attesa disperata.
“Il personale della polizia scientifica sta effettuando minuziosi accertamenti tecnici sul luogo dell’incidente e lungo l’alveo del fiume – spiega a LiveSicilia Catania il Dirigente del Commissariato di Polizia Salvatore Fazzino – A seguito della segnalazione di soccorso arrivata alla sala operativa sabato sera, personale della volante è immediatamente intervenuto sul posto e riusciva a trarre in salvo una signora che stava per essere portata via dalle acque in piena rischiando la vita. In quell’occasione altri due ragazzi riuscivano con le proprie forze a mettersi in salvo; purtroppo la persona che ancora oggi ricerchiamo non è riuscita a vincere la forza della corrente ed è stata trascinata via. Sono in corso da parte del Commissariato accertamenti volti a verificare se ed a chi attribuire eventuali responsabilità di quanto accaduto”
Proprio in merito all’inchiesta su eventuali responsabilità Filippo Catalano, anche lui sul posto la sera della tragedia, ha chiesto assistenza legale all’avvocato Giuseppe Lipera che ha subito inviato una lettera alla Procura. Nella missiva sono contenute parole dure: si attribuisce – infatti – senza mezze misure, la responsabilità all’amministrazione comunale per “non aver provveduto in alcuno modo – si legge nella lettera inviata da Lipera – alla manutenzione sorveglianza e messa in sicurezza del luogo chiedendo l’integrale risarcimento dei danni subiti, patrimoniali e morali”. Il 19enne di Belpasso inoltre chiede di poter essere ascoltato dalla magistratura per poter raccontare i momenti drammatici di quel maledetto sabato sera.