CATANIA – Ancora una scossa, allo stesso orario in cui tutto è iniziato. Questa mattina alle 8.50 la terra sui Monti Nebrodi è nuovamente tornata a tremare. La soglia di avvertibilità è stata superata, 2.7 della scala Richter, ad una profondità di 8.9 chilometri. Non si è concluso lo sciame sismico e gli esperti dell’Ingv avvertono: “E’ normale che dopo un evento sismico come quello di venerdì mattina si susseguano altre scosse”. Questo non basta a placare il panico tra la gente. Nella fascia interessata dell’Etna nord occidentale, soprattutto nei comuni di Bronte, Maniace, Randazzo e Cesarò, paese dell’epicentro, lo stato di allerta continua ad essere altissimo.
La situazione è sotto il continuo monitoraggio di Protezione civile, Croce rossa e comuni interessati. La task force istituita già da venerdì mattina è al lavoro pronta a raccogliere le segnalazioni della popolazione di qualsiasi tipo. Nessun danno consistente, tranne crolli in ruderi o edifici con precarietà strutturali importanti che sono già vuoti e senza inquilini. Le scuole dei comuni interessati dallo sciame sismico- tranne provvedimenti dell’ultimo minuto – riapriranno regolarmente come previsto dal calendario delle festività natalizie.