Medaglia d’oro nel fioretto a squadra a Londra 2012, questo ragazzo di umili origini, che il paese ha poeticamente ribattezzato “il Conte”, sul numero in edicola di I love Sicilia racconta come ha scalato le classifiche del mondo senza mai dimenticare la sua terra.
Lui è Giorgio Avola, il ragazzo prodigio che, a soli 12 anni, si è aggiudicato il primo campionato italiano giovanissimi. E da quel momento non si è più fermato: “Nella mia vita la scherma è via via diventata da satellite a centro”, dice “il Conte”.
Avola si racconta con generosità, dai primi e difficili anni dell’adolescenza ai successi recenti, svelando quali sono i suoi punti di riferimento, i suoi valori e la sua forza. “La scherma è metafora della vita: bisogna prendere decisioni rapidamente, assumendosi la propria responsabilità e quella di un gruppo. Ogni stoccata esige il suo studio, pertanto è già una scelta di vita”.