Copertura totale del Prof e ritorno al parametro unico. In occasione di un incontro con sindacati e rappresentanti degli enti, il governo regionale avrebbe preso alcuni impegni importanti.
L’esecutivo, infatti, attiverà una procedura contabile che prevederà, in sede di assestamento di bilancio, il trasferimento dell’attuale copertura con somme del bilancio regionale per interventi infrastrutturali sul FAS, liberando somme che saranno in parte utilizzate per coprire i rimanenti 70 milioni di euro necessari per bloccare le procedure di mobilità avviate dagli Enti formativi per, che hanno individuato già circa 1700 lavoratori da porre in mobilità su una previsione di circa 2.500.
Sarebbero pronte due delibere di giunta da adottare domani, che conterranno oltre alla copertura totale del Piano anche la modifica del parametro unico che ritorna a 135 costo ora/allievo uniformemente applicato per tutti gli enti. La conseguenza di ciò sarà che gli enti sotto parametro 135 riceveranno somme aggiuntive con le quali, in un settore provato, potrebbero istaurare nuovi rapporti di lavoro.
I sindacati: “Ora il governo rispetti gli impegni”
“Abbiamo chiesto al governo- dichiara Giuseppe Messina, responsabile dipartimento politiche economiche di Ugl Sicilia – di introdurre in delibera una previsione che blocchi il ricorso a contratti atipici, riducendoli solamente all’utilizzo di personale esperto ed altamente specialistico non reperibile diversamente, per prevedere l’utilizzo di personale individuato dall’elenco ad esaurimento dell’Assessorato tra coloro che risulteranno esuberanti, diversamente non si capisce che utilità potrà avere la piattaforma creata dal Dipartimento regionale istruzione e formazione professionale.
L’Ugl nutre perplessità – aggiunge – rispetto ai tempi che occorreranno per l’assestamento di bilancio propedeutico alla copertura totale del Piano, così come perplessità rimangono sulla spinosa questione dei debiti certi, esigibili e liquidi riscontrati dai rendiconti chiusi degli anni precedenti che interessano decine di Enti formativi che rischierebbero di essere definanziati”.
“E’ importante l’impegno preso dal presidente Lombardo di reperire 60 milioni a carico del bilancio regionale per completare il fabbisogno del settore della formazione. Ci sono migliaia di lavoratori in mobilità, senza stipendio da mesi, e il contesto sino ad ora è stato di totale incertezza”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Se si riesce a superare questa fase di drammatica emergenza è possibile evitare mobilità e licenziamenti, mettere mano alla riforma del settore per creare una formazione professionale utile e dare garanzie e tranquillità a chi opera nel settore utilizzando le risorse del fondo sociale europeo. Risorse che la Regione ancora oggi riesce a spendere in misura ridotta”.
L’Udc: vengano pagati gli stipendi
“Auspichiamo – ha dichiarato Totò Lentini dell’Udc – che gli impegni presi dalla politica rispettino la politica degli impegni, dando risposte certe. Fuori dai Palazzi ci sono migliaia di lavoratori che attendono ancora il pagamento degli stipendi e l’avvio delle attività didattiche. La commissione si riserva nelle prossime ore di votare una risoluzione per verificare il rispetto della legge regionale e la regolarità del pagamento degli stipendi”.