Delle bombe carta sono state fatte esplodere la notte scorsa all’interno di un’automobile rubata posteggiata davanti uno dei prospetti secondari del commissariato della polizia di Stato di Pachino, nel Siracusano. La deflagrazione ha mandato i vetri della vettura in frantumi ma non ha procurato danni alla struttura. Fonti investigative qualificate considerano il gesto”un atto intimidatario nei confronti della polizia che a Pachino è particolarmente attiva contro la criminalità organizzata e comune”. L’attentato è ritenuto ”una reazione scomposta da parte di esponenti della malavita locale”, e per questo gli investigatori stanno valutando gli arresti e le operazioni anticrimine recentemente compiute dal commissariato della polizia di stato di Pachino. Sul posto per i rilievi e le indagini sono presenti agenti della polizia scientifica e della squadra mobile della Questura di Siracusa. La Procura del capoluogo aretuseo ha aperto un’inchiesta contro ignoti.
Il rudimentale ma potente ordigno esplosivo, composto da due-tre bombe carta, è stato fatto deflagrare poco prima delle 2 della notte scorsa. Era stato collocato all’interno di un’auto, una Lancia Y10, che è risultata essere stata rubata poco prima. La vettura era stata posteggiata in via dei Ciclamini, nei pressi del commissariato della polizia di Stato di Pachino. La deflagrazione, che non causato danni al palazzo o a persone, ha danneggiato la vettura e sparso detriti per un raggio di circa 30 metri. Scattato l’allarme, sul posto oltre alla polizia ed ai tecnici della scientifica sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno domato il principio di incendio causato dall’esplosione.