Valutazioni in linea e in alcuni casi anche superiori alla media nazionale, e alto gradimento da parte dei diretti interessati, “per un sistema di valutazione meritocratico”. E’ andata bene in Sicilia la sperimentazione del nuovo sistema di valutazione per i dipendenti della sanità, come spiega alla presentazione dei risultati Pina Frazzica, direttore generale del Cefpas, il centro per la formazione e l’aggiornamento del personale del sistema sanitario siciliano, che ha coordinato il progetto pilota nella Regione.
Tutte le Asl siciliane, infatti, hanno partecipato alla sperimentazione, grazie anche all’input dell’assessore regionale alla sanità, Massimo Russo. “In Sicilia – ricorda Frazzica – partivamo da una situazione a rischio commissariamento. Invece abbiamo dimostrato che si può lavorare e ottenere buoni risultati”. Nelle 17 Asl e aziende ospedaliere siciliane (più l’Irccs Oasi Maria Ss. di Troina) i dipendenti coinvolti nella sperimentazione sono stati 1.116, il 2,2% del personale impiegato in sanità (per un totale di 33 Unità Operative, 824 valutati per il comparto e 292 per la dirigenza, oltre all’impegno di 19 referenti aziendali, 4 formatori, 33 valutatori e 1 referente regionale).
E le valutazioni sono in linea con quelle nazionali, con una media di circa l’85% di performance positive. Nello specifico il 53% di dirigenti e medici ha ottenuto una valutazione di fascia alta, quindi nettamente positiva, il 35% di fascia media, comunque sufficiente o buona e il 12% di fascia bassa. Per infermieri, tecnici e amministrativi le valutazioni sono state leggermente meno lusinghiere, con il 36% del personale collocato nella fascia alta di merito, il 48% in quella intermedia e il 16% in quella bassa. “Uno degli elementi significativi emersi dalla sperimentazione – ha commentato la dg di Cefpas – è stato il gradimento, espresso da quasi tutti i partecipanti, per un sistema di valutazione meritocratico, già previsto dalla legge di riforma sanitaria siciliana, governato centralmente dall’assessorato regionale alla Salute, con il supporto metodologico e formativo del Cefpas”.