I detenuti siciliani protestano contro le condizioni del carcere isolano e si rivolgono alla Corte europea di Strasburgo, per denunciare il regime disumano di detenzione. E’ una vecchia storia che Livesicilia ha raccontato più volte, scomponendo il film dell’orrore in tante minuscole e dolorose puntate. La casistica è varia: dalle celle sotterranee di Favignana, alla costipazione dell’Ucciardone, alle storie di poveracci morti dietro le sbarre per avere rubato un telo da mare.
Il garante dei detenuti non ha mai smesso di presentare le due denunce contro le prigioni dell’orrore. L’avvocato Lino Buscemi – che dell’ufficio del garante è uno dei pilastri fondamentali – ha raccolto dossier su dossier per documentare lo stato tragico delle celle e dellle carceri siciliane. Finora niente è servito a nulla. Forse, un’istituzione finalmente civile come la Corte europea saprà squarciare con una parola netta il silenzio che avvolge lo spinoso argomento.