Sulle cifre ci siamo. La buona novella la dà Gianni Chiodi, governatore dell’Abruzzo. Le sue parole sono riportate da un’agenzia Ansa: “Io lo sapevo da tempo ma è una buona notizia per tutti gli abruzzesi. L’Abruzzo è chiamato fuori”. Si parla dall’aumento delle tasse per sostenere il deficit sanitario. Così Gianni Chiodi, governatore della regione Abruzzo, lasciando Palazzo Chigi dopo un Cdm al quale hanno partecipato anche i governatori e i commissari straordinari delle Regioni in rosso per le spese sanitarie. E dà una buona notizia. “Siamo stati convocati in sei – spiega Chiodi – ma poi Abruzzo e Sicilia non hanno partecipato alla riunione perché all’ultimo tavolo di monitoraggio sulle spese sanitarie del 17 aprile scorso i nostri piani avevano ricevuto un buon giudizio”.
Il commento dell’assessore Russo: “Conti a posto”
“Le decisioni assunte a Roma dal Consiglio dei Ministri rappresentano un ulteriore esplicito riconoscimento del percorso virtuoso avviato dalla Regione siciliana in questi due anni”. Lo ha detto l’assessore siciliano della Salute, Massimo Russo, al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina dedicato ai Piani di rientro della Sanità. Russo – come del resto il collega dell’Abruzzo – “non ha partecipato proprio perché la Sicilia ha già rimesso in sesto i propri conti – afferma una nota – secondo il crono programma a suo tempo concordato con i Ministeri della Salute e dell’Economia”. “Abbiamo i conti a posto, – osserva Russo – come del resto aveva certificato proprio il mese scorso il tavolo tecnico ministeriale, e di conseguenza non solo non dovremo aumentare le tasse ai siciliani – che anzi contiamo di ridurre a partire dal 2011 – ma ci viene data una ulteriore opportunità di poterci avvalere, nel caso di qualche criticità nei conti del bilancio nella Regione, anche dell’importante strumento finanziario rappresentato dai fondi Fas, la cui naturale destinazione è quella di servire lo sviluppo della Sicilia”. “Il rispetto delle misure di contenimento della spesa – prosegue Russo – continua a portare benefici concreti alla Sicilia oltre a un indiscutibile rilancio della propria credibilità politico – amministrativa”. “Come ha ben certificato proprio ieri la Corte dei Conti, nel corso di un’audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta, – afferma – la Sicilia in appena due anni ha praticamente azzerato il deficit che ammontava a quasi un miliardo di euro, raggiungendo lo ‘squilibrio programmato’ e avviandosi in questo 2010 verso il pareggio di bilancio, grazie anche ai positivi effetti prodotti dalla legge di riforma del sistema sanitario che ha azzerato molti centri di costo senza intaccare i livelli assistenziali,anzi riuscendo a migliorare la qualità dell’offerta sanitaria”.