“Una buonissima esibizione”. Ha archiviato così il triangolare vinto ieri sera contro Napoli e Valencia, Maurizio Zamparini. Il presidente del Palermo, che ha assistito a tutte e 3 le partite andate in scena sul terreno del Barbera per il Trofeo Assemblea regionale siciliana, non ha nascosto la propria soddisfazione e, con gli amici più fidati, si è lasciato andare addirittura ad un “ve lo avevo detto”, che fa trasparire anche grande fiducia a soli 7 giorni dall’andata dalla prima sfida di Europa League contro gli sloveni del Maribor. “Quella sarà la partita più difficile di tutto il torneo”, spiega Zamparini, che non si è voluto dilungare sulle prestazioni dei singoli. “In ogni caso – ha aggiunto il patron – è stato un buon allenamento contro due squadre di livello, che ha dato la possibilità di proiettarci già all’impegno europeo”.
Nemmeno l’allenatore rosanero Delio Rossi, cui il Palermo è comunque piaciuto, è voluto scendere nei dettagli. “Per la presentazione della squadra ci tenevamo tutti a fare bene, anche per salutare nel miglior modo possibile i tifosi. Le squadre incontrate sono di assoluto livello, ho visto cose buone ed altre meno, ma siamo in linea con il momento della stagione. Tra 7 giorni andremo meglio, ci aspetta una partita molto importante”.
Del triangolare di ieri resta la buona organizzazione tattica del Palermo che, rispetto alla passata stagione, ha lasciato quasi intatta la formazione-tipo, limitandosi solo a due nuovi innesti (il sostituto di Simon Kjaer e quello di Edison Cavani). L’argentino Pastore, uno dei reduci del Mondiale sudafricano, è già apparso in grande spolvero, offrendo giocate di assoluto livello mondiale: fantasia, tecnica sopraffina e talento, del resto, non gli sono mai mancati. Il giocatore è apparso migliorato anche sul piano fisico-atletico.
Buona la prestazione dei 2 centrali di difesa, Dellafiore e Munoz, quest’ultimo classe 1990, a Palermo solo da qualche giorno dopo avere chiuso la propria esperienza con il Boca Juniors.
Maccarone si è già inserito negli schemi offensivi ed anche lui ha distillato sprazzi di buon calcio. Con Pinilla, invece, “ci vorrà un po’ di pazienza”, ha detto Delio Rossi. “Perché – ha aggiunto – possiede una struttura fisica importante ed ha perso un po’ di preparazione atletica. In realtà, ci vuole pazienza con tutti”.
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