TRAPANI – Una galoppata che ha assunto i contorni di una svolta epocale ai primi di marzo. La data da cerchiare in rosso per il Trapani è datata 4 marzo, quando la squadra di Boscaglia va a Lecce e si “vendica” della sconfitta in casa nel girone d’andata. Doppietta di Mancosu, dopo il vantaggio su rigore di Bogliacino. Il campionato dei granata cambia e sarà, da quel momento, una tappa dopo l’altra, di avvicinamento alla promozione diretta in serie B. Eppure la stagione, il 2 settembre dell’anno scorso era cominciata nel peggiore dei modi. Esordio al Provinciale e vittoria del Carpi per 1-0 senza far vedere nulla di trascendentale. La piazza rumoreggia ma Boscaglia ed i suoi vanno avanti. Alla quarta giornata arriva la seconda sconfitta contro la Virtus Entella che fa valere il fattore campo e vince 3-2.
Non sembra per nulla l’anno del Trapani. Mister Boscaglia fa fatica a convincere i tifosi che nulla è perso e che c’è ancora tempo per recuperare. Il 22 ottobre arriva un’altra sconfitta al Provinciale contro il Lecce che passa con una rete di Foti che sorprende la difesa ed infilza Nordi. C’è da soffire, dicono in casa granata, e si dice anche che la serie B può essere raggiunta con i play off. Il Lecce sembra stratosferico, di un’altra categoria. Ma il Trapani non può mollare. Deve riorganizzare le idee e credere di più nei suoi mezzi. Il 9 dicembre arriva al Provinciale l’Albinoleffe e finisce 3-1 per i lombardi con un Pacilli che fa impazzire la difesa granata. Questa è l’ultima sconfitta dei granata, che hanno chiuso il campionato con 18 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte.
Il Trapani comincia a macinare punti ed a costruire la serie B soprattutto in trasferta. E’ una vera e propria macchina da gol. In casa, sarà l’atteggiamento delle squadre avversarie, sarà la pressione dei tifosi, sarà il gioco di Boscaglia più utile fuori dalle mura amiche, ma sta di fatto che i granata stentano di più a passare in vantaggio ed a mantenerlo. Ma il mister non molla la presa e si tappa le orecchie quando qualcuno lo critica per la formazione o per i cambi che arrivano alla fine della partita. Boscaglia sa che la svolta deve arrivare ed arriva con il Lecce. Quella granata è una partita perfetta che mette Mancosu nelle condizioni di esprimere tutto il suo potenziale offensivo.
Da quel momento il Trapani si attacca alla prima posizione e prova a difenderla con i denti. Il Lecce si fa sotto ed arriva l’ultima giornata di campionato. Cremonese -Trapani ed Albinoleffe-Lecce. Granata e pugliesi sono a quota 61 punti, ma la differenza reti sorride ai granata. Non servirà ricorrere alla classifica avulsa. Finisce con tre punti di vantaggio per i siciliani che vincono 4-3, mentre il Lecce perde 2-1 e si avvia ai play off contro Carpi, Virtus Entella e Sud Tirol. La vittoria granata è la vittoria del gruppo. Il Trapani non aveva fuoriclasse e ha puntato tutto sul collettivo. E alla fine ha avuto ragione. Dopo la promozione è tempo di festa e di riposo ma la galoppata trionfale della squadra di Morace merita un pagellone di fine anno in cui celebrare i meriti di ciascun elemento del gruppo che ha conquistato la storica promozione tra i cadetti.
Nordi 7,5. Sicuro tra i pali e nelle uscite. Ha dato serenità al reparto difensivo ed è stato anche uomo assist. Lo schema con il rilancio immediato della palla verso Mancosu ha portato il Trapani ha segnare più di una rete. E’ un portiere che non vuole mai strafare. E’ pronto a rimanere. Aspetta un fischio dalla società.
Lo Bue 8. L’esterno difensivo ha una volontà da fare invidia. E’ riuscito a fare passi da gigante anche se è piccolo di statura. Uno stantuffo sulla fascia destra, presidiata sempre senza sbavature. Difficilmente gli attaccanti avversari hanno avuto vita facile dalle sue parti.
Rizzi 8. Essenziale, pronto a lanciarsi sulla fascia sinistra a sostegno di Madonia, ma anche pronto alle coperture quando la squadra subiva l’azione degli avversari. Sinistro naturale, utile nei calci piazzati e nei calci d’angolo. Ha sempre seguito le direttive di mister Boscaglia che l’ha sempre tenuto in grande considerazione.
Pagliarulo 9. Un gigante in difesa. Quando ha avuto qualche momento di appannamento si è subito rifatto con un gol. Difensore centrale moderno che sa giocare la palla e che dà sostegno al centrocampo quando la sua squadra attacca. Responsabilizzato con la fascia di capitano è stato tra i protagonisti della stagione granata.
D’Aiello 7,5. Centrale difensivo roccioso. Ha cominciato bene, poi è calato e per qualche partita si è dovuto accomodare in panchina per fare posto a Filippi, ma ha dimostrato grandi potenzialità. Sarà molto utile al Trapani in serie B anche se deve riprendersi da un brutto infortunio.
Filippi 7,5. Il “gladiatore granata è partito dalla panchina ma alla fine è stato utile in tante occasioni. Ha sofferto qualche attaccante veloce e sgusciante ma la sua esperienza ha avuto spesso la meglio. Quando è entrato in campo ha avuto la fascia di capitano. E’ un veterano, uno che non molla mai.
Pirrone 7,5. Attento a fare da cerniera tra centrocampo e attacco ma anche ad andare in interdizione. Boscaglia si è sempre fidato di lui. La sua stagione è stata positiva ma ci si può attendere di più. E’ un centrocampista di razza che può fare un altro salto di qualità. Ha avuto un finale di campionato importante che lo lancia verso la nuova stagione.
Basso 9. Fondamentale per gli equilibri della squadra. L’infortunio nella fase finale del campionato s’è fatto sentire. L’esterno granata è di un’altra categoria. Non ha mai fallito un rigore e ha saputo dare qualità e quantità all’undici di Boscaglia. Dribbling ubricante ma mai uno di troppo. Sempre al servizio della squadra. Ha un grande futuro davanti a sé.
Pacilli 7,5. E’ arrivato a gennaio e i tifosi lo ricordavano per il gol fatto al Provinciale quando indossava la maglia dell’Albinoleffe. Si è subito messo a disposizione della squadra ed è riuscito a integrarsi fin dalla prima partita. E’ mancino ma ha giocato sulla fascia destra alternandosi con Basso.
Caccetta 8. L’ha voluto fortemente Boscaglia e lui ha ampiamente ripagato la fiducia del mister. Fondamentale per il gioco del Trapani e pronto a inserirsi a sorpresa diventando un attaccante aggiunto, pronto a sfruttare le sue doti atletiche, colpo di testa e tempismo. Ha tenuto il centrocampo per mano portando spesso la “croce” quando la squadra andava in affanno.
Tedesco 8. Ormai a fine carriera e con tanto di blasone sportivo sulle spalle ma non ha mai fatto pesare il suo curriculum calcistico. Sempre pronto a entrare in campo quando Boscaglia lo chiamava a tenere alta la squadra e soprattutto a tenere palla per gestire il risultato. Mancino naturale ma capace anche di qualche colpo a sorpresa con il destro.
Abate 9. Il fulcro del gioco offensivo del Trapani. Ha messo a segno 14 reti segnando una stagione senza precedenti. Attaccante moderno di gran movimento. Ha fatto anche il difensore quando c’era da alzare la diga di fronte agli avversari. Un motorino instancabile che ha fatto pressing come pochi nella categoria.
Madonia 8. La forza di questo esterno sinistro, prima attaccante e ora centrocampista, emerge quando non c’è. E’ la dimostrazione della sua grande capacità di leggere la partita e di portarsi gli avversari a spasso per andare in superiorità numerica. E’ in una fase di completa maturazione agonistica. “Maradonia” è entrato nel cuore dei tifosi granata.
Mancosu 9,5. Una forza della natura. Ha scardinato le difese da solo con una progressione impressionante. I tifosi lo chiamano scherzosamente “Varenne”, ricordandosi del purosangue che vinse dappertutto. Capocannoniere del campionato con 15 reti è stato presente e decisivo nelle partite che contano come a Lecce e nell’ultima con una tripletta alla Cremonese. Negli schemi d’attacco dei granata è imprescinbibile.
Gambino 7,5. Avrebbe potuto giocare di più, ma il “tedesco” granata ha pagato una preparazione sbagliata quando ha deciso di lasciare Trapani. E’ tornato in punta di piedi e con grande umiltà è riuscito a essere importante nelle fasi più difficili delle gare del Trapani quando c’era da ragionare e da lanciare gli attaccanti verso la porta avversaria.
Daì 9: Soltanto cinque presenze ma è il simbolo di questo Trapani “operaio”. Ha cominciato con il Trapani nel campionato di Eccellenza, e per questo merita un voto tra i più alti. Tanta strada e tanto onore. Ha saputo sfruttare le poche occasioni che ha avuto sfoderando partite di altissimo livello. Sulla fascia sinistra è stato impiegato al posto di Rizzi e non l’ha mai fatto rimpiangere. E’ un pezzo di storia di questo Trapani vincente.
Spinelli 7. Il centrocampista argentino avrebbe voluto giocare di più. Si è parlato anche di un suo “divorzio” dai granata, ma i fatti dicono che è rimasto al suo posto ed ha accettato la panchina. Quando è stato chiamato da Boscaglia ha preso in mano il centrocampo e ha dettato il ritmo. Più bravo e utile nell’interdizione.
Giordano 7. Anche per lui poche partite, solo 5, e tanta panchina. Il “mastino” del Trapani è stato utilizzato per spezzare il gioco avversario. Boscaglia, quando l’ha messo in campo, gli ha chiesto di mettersi davanti alla difesa e lui ha assolto al suo compito. Ha ampi margini di miglioramento.
Docente 8. Non ha avuto tanto spazio ma è comunque riuscito a realizzare 3 reti con 16 presenze. E’ stato l’attaccante da lanciare nella mischia a partita iniziata. Ha dimostrato di avere senso del gol ed è stato anche bravo ad entrare in area mettendo i difensori avversari in apprensione. Avrebbe voluto giocare di più, ma si è accontentato degli spezzoni di partita. Poi si è anche infortunato.
Romeo 7,5. Con Abate e Mancosu titolari anche per lui è stato difficile trovare spazio. Ma è un attaccante di cuore che si lancia nelle linee avversarie. Molto amato da tifosi perché non tira mai la gamba e gioca al massimo fino all’ultimo secondo. Non ha avuto la gioia del gol ma è comunque tra gli artefici della promozione.
Castillo 7. L’attaccante argentino ha fatto gruppo. E’ arrivato a fine stagione ed era pronto ad entrare – è accaduto 3 volte – per tenere palla quando la squadra doveva gestire il risultato. Non ha mai avuto la possibilità di dimostrare le sue capacità balistiche da giocatore di serie A.
Morello e Dolenti 7. Secondo e terzo portiere che meritano comunque un giudizio positivo. Morello ha accettato la panchina senza recriminazioni ed è sempre stato al fianco del titolare Nordi. Dolenti era cosciente del suo ruolo ed ha fatto gruppo.
Priola 7. Il difensore granata ha ancora tanta strada da fare. Quest’anno poche partite ma gli è toccata l’ultima, la più importante, quella della promozione in serie B. Ha sostituito Lo Bue che era squalificato. Può giocare esterno ma anche centrale. E’ stato uno dei protagonisti degli sfortunati play off dell’anno scorso. Ma si è rifatto ampiamente.
Lo Monaco sv. Un brutto infortunio l’ha penalizzato duramente. Dopo una lunga fase di recupero è rientrato nella rosa ed è stato vicino al gruppo. Per lui soltanto 2 presenze. Troppo poco per un difensore che si aspettava di più da questa sua esperienza in granata.