CATANIA – L’Orizzonte Catania termina senza vittoria la propria avventura in Coppa Italia, ma il nuovo progetto della società rossazzurra è solo alle battute iniziali. Di certo non di tratta di un risultato soddisfacente per un club di tale blasone, ma la consapevolezza di avere tra le mani un gruppo giovane con ampi margini di crescita lascia ben sperare per il futuro. Martina Miceli, tecnico dell’Orizzonte, traccia a tal proposito le linee guida per i prossimi impegni: “Sicuramente abbiamo tanto da lavorare – dice Martina Miceli – , ma è altrettanto vero che siamo una squadra nuova e ciò è ampiamente testimoniato dal fatto che siamo l’unica in A1 che ha solo quattro/tredicesimi rispetto alla scorsa stagione”.
Presentarsi alla Coppa Italia con una squadra praticamente rivoluzionata, oltre che ringiovanita, non può non aver influito sul risultato negativo: “Ci sono tante giocatrici nuove – ha ribadito Miceli – così come diverse giovanissime atlete che non hanno mai giocato a questi livelli. Solo Di Mario, Palmieri, Marletta e Lombardo giocavano già insieme, poi abbiamo il portiere nuovo, tre acquisti appena arrivati, l’inserimento delle ragazzine e una straniera che deve ancora arrivare, ma che annunceremo presto. Incide sicuramente anche questo perché non abbiamo ancora gli automatismi e abbiamo tanto da lavorare. Sappiamo che possiamo migliorare tantissimo e questo ci dà sensazioni positive, ma dobbiamo imparare subito ad essere più umili. Contro Cosenza, ad esempio, quando abbiamo fatto le cose facili sembrava stesse andando tutto bene e poi invece ci siamo complicate la vita da sole”.
Resta comunque la speranza di poter vedere un’Orizzonte in crescita già dall’esordio in campionato: “Per ora va bene così – ha ammesso il tecnico Miceli -, ripartiamo concentrandoci sull’esordio in campionato proprio contro le calabresi e sapendo che abbiamo tutte le carte in regola per giocarci questa partita, consapevoli che loro ci hanno battuto oggi ma che sono al nostro livello. Parlando più in generale della squadra vista in entrambe le partite, devo dire che sono contenta dell’impegno e della prestazione delle piccole, perché si tratta di tredicenni che si affacciano per la prima volta a questi livelli sapendo di doverlo fare per tutta la stagione. Mi riferisco ad esempio a Riccioli, che ha fatto un goal per ogni partita e pur commettendo tanti errori ha dato tantissimo, ma lo stesso vale anche per Giulia Aiello e tutte le altre. Nessuna ha manifestato paura ed emozione quando è scesa in acqua e questi sono valori su cui poter lavorare e che confermano che abbiamo davvero diversi margini di miglioramento. Magari non si vedranno nella prossima partita o in quelle più vicine, ma il cammino da percorre è lungo e sono sicura che verremo fuori”.
