PALERMO – Per chi ha imparato a conoscerlo lo scorso anno, il rendimento di Sinisa Andelkovic è tutto fuorché sorprendente. Impostosi da titolare con l’arrivo di Iachini, il centrale sloveno non ha mai più perso il posto sul centro sinistra, a formare un reparto difensivo invalicabile in serie B e da testare in serie A. Dopo qualche problema, il Palermo sembra aver trovato la sua quadratura anche nel reparto arretrato, con Andelkovic sempre più titolare. Le sue prestazioni non potevano passare inosservate e dopo oltre un anno di distanza la nazionale slovena ha deciso di richiamarlo. Per le sfide con Inghilterra e Colombia il c.t. Srecko Katanec lo ha inserito nella lista dei convocati, una soddisfazione che Andelkovic non prova nemmeno a nascondere: “Ovviamente sono felice di essere tornato. Non mentirò, mi aspettavo la convocazione. Penso sia così come per ogni giocatore che scende regolarmente in campo con la propria squadra. Devo ammettere che mi sarei aspettato fosse arrivata prima, ma è il mister a decidere. Ora sono qui ed è questo ciò che conta. Ho risposto alla chiamata col piacere più assoluto”.
Una nazionale ritrovata grazie a quanto di buono fatto col Palermo. Una promozione da record in serie A con un posto da titolare fisso, un salto in massima serie senza grossi stravolgimenti e un’affidabilità che in pochi si sarebbero aspettati solo un anno fa: “Non posso lamentarmi dello spazio che sto trovando al Palermo”, ammette senza fronzoli il difensore sloveno, che dopo essere arrivato dal Maribor non ha avuto modo di confrontarsi con le big della massima serie. Tre anni in B dopo l’esordio in Italia, ma infine anche per Andelkovic è arrivato il momento di imporsi in serie A. Tra tutte le partite disputate finora, quella che è rimasta scolpita nella sua memoria non può che essere quella di San Siro contro il Milan: “Quella col Milan è stata un gran vittoria. Sapevamo di potercela giocare, ma era difficile prevedere un risultato del genere. Eravamo tranquilli, abbiamo giocato bene e abbiamo vinto meritatamente. Per me è stata una sensazione ancor più bella perché non avevo giocato mai a San Siro prima d’ora”.
È da quella vittoria che Palermo ha ritrovato entusiasmo. La squadra adesso ispira molto più fiducia e i giocatori sono i primi a rendersene conto: “I tifosi hanno saputo certamente festeggiare questa vittoria – ammette Andelkovic -, non è facile vincere contro una delle grandi in Italia”. Tra gli innumerevoli complimenti ricevuti per aver sbancato San Siro, quelli che hanno fatto più piacere al centrale sloveno sono senza dubbio quelli del presidente Zamparini, particolarmente entusiasta per aver rivisto il suo Palermo battere una grande: “Persino Zamparini è venuto a congratularsi con noi, era decisamente felice. Per ora che i risultati vanno bene è calmo”.
Ora che Andelkovic ha trovato un posto in pianta stabile, la sua volontà non può che essere quella di rimanere in Sicilia. Il contratto però scade tra un anno e ancora le due parti non hanno trovato un accordo. Il difensore non vuole lanciare alcun allarme, ribadendo di trovarsi bene a Palermo, ma rimanda ogni discorso su un possibile rinnovo: “Vedremo cosa succederà – glissa Andelkovic -. Mi sono ambientato qui, il contratto è in essere finché non scade. Abbiamo parlato di un possibile rinnovo ma è troppo presto per parlarne ora. Vedremo”. In chiusura, il centrale parla dell’apporto che potrà dare alla sua nazionale: “Che io giochi o meno non è importante. Quel che conta è che le due vittorie di ottobre ci mettono in una posizione relativamente favorevole, adesso siamo di nuovo in corsa. La classifica dice tutto, siamo secondi ed è qui che vogliamo restare al termine delle qualificazioni”.
