CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – C’è tanto di nuovo in quel di Capo d’Orlando, pur con una buona dose di continuità con quella che è stata, senza ombra di dubbio, la miglior stagione in assoluto della storia del club paladino. La qualificazione prima alla Final Eight di coppa Italia e poi al playoff scudetto, con la storica vittoria sul parquet di Milano al debutto, per poi ottenere anche il pass per l’ultimo turno preliminare di Champions League, sono tutte perle che vanno ad incastonarsi in un cammino meraviglioso che il sodalizio guidato da Enzo Sindoni ha fatto in questi anni gloriosi, tra discese agli inferi della pallacanestro e risalite di gran carriera. E in questo progetto, per il secondo anno consecutivo, farà parte anche Mario Delas, uno dei pochi elementi di continuità per quanto riguarda la composizione del roster per la prossima stagione. Il centro croato, dopo una lunga telenovela tra ipotesi di rinnovo e fine dell’avventura in Sicilia, ha deciso di tornare in casa Betaland per affrontare una annata che potrebbe rivelarsi ancor più sfiziosa e ricca di soddisfazioni.
Per lui, così come per il resto della squadra a disposizione di coach Gennaro Di Carlo (fatta eccezione per un Ihring scatenato in Nazionale e per il lungodegente Stojanovic), è iniziato da quasi una settimana il ritiro in quel di Borgo Abacena, il quartier generale della Betaland Capo d’Orlando per il ritiro estivo ormai da diverse stagioni. E lo stesso Delas, in un’intervista realizzata dall’ufficio stampa del club paladino, ammette quanto sia bello per lui rimanere in biancoblu per affrontare una stagione già di per sè ricca di insidie, e che in caso di superamento del preliminare di Champions League potrebbe rivelarsi ancor più movimentata per i suoi compagni: “Questa stagione rappresenta una nuova sfida per tutto il club – ha dichiarato Delas – . Giocheremo molte partite, sarà dura viaggiare tanto ma anche molto interessante. Sto bene qui, mi piace il club, mi piace la gente… non è stato difficile scegliere di tornare”. Un Delas che, dunque, fa capire quanto ci sia stato di suo nella scelta, divenuta ufficiale una decina di giorni fa, di proseguire il proprio idillio con l’Orlandina Basket.
Un idillio che è divenuto ancor più forte con la scelta di insignire Delas dei gradi di capitano della Betaland Capo d’Orlando per la stagione 2017/2018. Incoronato dal direttore sportivo Peppe Sindoni al momento dell’annuncio della sua permanenza in Sicilia, il croato ha fatto capire quanto sarà bello e anche ricco di aspettative questo ruolo che lo aspetta, e che lo rende guida per i compagni in campo anche a livello carismatico, oltre che a livello tecnico e di conoscenza della piazza e del campionato che andranno ad affrontare: “Sicuramente è una sfida ma anche un piacere. Sono stato qui l’anno scorso, conosco già la filosofia dell’allenatore e del club, per me quindi è più facile rispetto a chi è appena arrivato”. Sul piano tecnico, questo è quanto Delas si aspetta dalla Betaland che sta sorgendo a Borgo Abacena: “Sicuramente giocheremo con tanta energia, saremo aggressivi – ha dichiarato il neo-capitano riferendosi alla bassa età media del roster – . All’inizio magari sarà più difficile ma lavoreremo insieme, rimarremo uniti e alla fine tutto andrà bene”.
Sempre restando su ciò che ha provato nel vedere e nel prendere parte ai primi allenamenti della squadra, Delas ha espresso pareri positivi, fermo restando il fatto che il ritiro è appena cominciato e la stagione vera e propria inizierà tra una quarantina di giorni. In ogni caso, traspare molta fiducia dalle parole del capitano paladino: “Penso che sia ancora presto per parlare di questo. Abbiamo bisogno di tempo insieme, di conoscere bene i nostri punti forti e le nostre debolezze”. Giocare per la Betaland Capo d’Orlando anche quest’anno significa, per Mario Delas, tornare a misurarsi con una competizione europea. Qualcosa che è mancato nella scorsa stagione, ma che per fortuna potrà essere nuovamente provato sulla propria pelle: “Ogni cosa ha dei pro e dei contro. Non è stato male avere più tempo da passare a casa, ma la cosa buona del giocare tanto è che dopo ogni gara, che sia una vittoria o una sconfitta, bisogna subito pensare alla prossima sfida che arriva dopo pochi giorni, senza dover aspettare un’intera settimana prima di tornare in campo”.