Betaland-Orlandina, ancora unite | Un altro anno di sponsorizzazione - Live Sicilia

Betaland-Orlandina, ancora unite | Un altro anno di sponsorizzazione

Il club paladino si lega ancora alla società di gambling. Intanto Di Carlo osserva alcuni giovani in allenamento.

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Betaland e Capo d’Orlando, un binomio per due nomi che sono ormai diventati una sola cosa da due anni a questa parte, e che lo saranno anche per una terza stagione. L’annuncio è arrivato in tarda mattinata direttamente dal club di via Beppe Alfano, che ha fatto sapere che la società di gambling con sede a Malta campeggerà per un altro anno sulle canotte e su tutte le divise della squadra biancoblu in qualità di main sponsor. Un legame iniziato nell’estate del 2015 e che proseguirà almeno fino al termine della stagione 2017/2018, quando la formazione guidata da Gennaro Di Carlo cercherà di seguire la falsariga di un campionato stupendo come quello che si concluderà tra qualche giorno dopo la finale scudetto inedita tra la Dolomiti Energia Trento e la Umana Reyer Venezia. Prosegue dunque la partnership che tra due brand che sembrano camminare praticamente a braccetto anche a livello di storia individuale. Due società che nei rispettivi campi stanno crescendo a vista d’occhio, in maniera graduale e senza fare voli pindarici, e che insieme stanno ottenendo risultati e visibiltà importanti per diventare delle realtà sempre più forti con dinamismo, energia e idee nuove.

Carmelo Mazza, ceo di Oia Service (la società che controlla tra le altre anche Betaland) ha voluto dire la sua sul rinnovo del legame tra l’Orlandina Basket e la società di gambling. Un legame che, come spiega il dirigente, non è solo un banale accordo di sponsorizzazione, ma anche e soprattutto un rapporto di complicità reciproca e di passione: “Il rapporto tra le nostre due realtà non è stato quello di una comune sponsorizzazione. Oltre ad essere coinvolti emotivamente in ogni battaglia sul parquet, ci siamo sentiti accomunati a tutti gli amici di Capo d’Orlando, a partire dalla comunità locale a cui ci sentiamo affezionati: piccoli in un mondo di Giganti. Chi lo avrebbe mai detto che una piccola realtà avrebbe dato filo da torcere ai campioni d’Italia, e che il nostro logo sarebbe stato associato a imprese eroiche? Sarà un caso, ma in questo periodo di vicinanza agli amici siciliani, anche noi abbiamo segnato le nostre “triple”. Ed è per questo – prosegue Mazza – che non ci abbiamo pensato due volte a confermare la sponsorizzazione di Orlandina, prima della pausa estiva”.

Intanto, mentre è stata messa una pietra decisamente importante sull’ideale edificio che è la prossima annata, si lavora ancora sul campo e sul fronte del mercato per allestire un roster sempre più competitivo a disposizione di coach Gennaro Di Carlo. Proprio il tecnico campano, affiancato dai fedeli membri del suo staff, stanno portando avanti alcune sessioni di allenamento che proseguiranno nei prossimi giorni, e che metteranno alla prova alcuni giovani dal sicuro avvenire. Alcuni ruotano già in orbita Orlandina Basket, come il playmaker slovacco Mario Ihring, il talento georgiano Levan Babilodze, l’italianissimo Andrea Donda (ingaggiato a stagione in corso), i prodotti del vivaio Giorgio Galipò, Antonio Zanatta e Christopher Egwoh, oltre a Zdravko Okiljevic e Mladen Stolic. A loro si sono aggregati altri cinque ragazzi di talento: Tomas Vyoral, playmaker tedesco reduce da una buona annata a Decin (Repubblica Ceca); Andrea La Torre, giocatore di proprietà dell’Olimpia Milano e ‘parcheggiato’ quest’anno a Treviso; Tommaso Carnovali, esterno lombardo che ha giocato con buon profitto a Ferentino; Davide Alviti, ala che a Tortona ha fatto bene uscendo dalla panchina; Paolo Rotondo, pivot siracusano impegnato quest’anno a Forlì, sempre in A2.⁠⁠⁠⁠


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