PALERMO – Uno spiraglio di luce che esce appena dalla finestra che Paul Baccaglini e Maurizio Zamparini hanno chiuso, da circa due mesi a questa parte, e che a breve potrebbe riaprirsi del tutto illuminando il futuro del Palermo che al momento resta ancora nella penombra di patti di riservatezza e lungaggini burocratiche arenate Oltremanica. A ridare speranza in un mese di giugno, che già si sapeva essere decisivo per le sorti del club di viale del Fante viste le scadenze impellenti che riguardano l’iscrizione al prossimo campionato di serie B (per il 30 giugno è prevista la dead line, ndr), è stato proprio Zamparini che, rompendo parzialmente il velo di silenzio che avvolgeva la trattativa fra sè ed il trader italo-americano, si è sbilanciato annunciando come a brevissimo il closing potrebbe finalmente giungere in porto.
Una notizia ovviamente positiva per tutto l’ambiente e la tifoseria siciliana che, ormai dal 30 aprile (termine stabilito da Baccaglini anzitempo per dichiarare concluso il passaggio delle quote societarie al suo gruppo) vive una mistura d’emozioni divise tra speranza e scetticismo che in molti ha riportato alla mente scenari catastrofici dove addirittura il club sarebbe potuto ripartire dai dilettanti. Un’ipotesi da allontanare alla luce delle dichiarazioni di quello che ormai si appresta ad essere l’ex proprietario della società che in un modo o nell’altro riesce però a far notizia anche quando il suo ruolo nella vicenda closing dovrebbe ormai essere marginale. Zamparini infatti, dopo aver presentato tutto la documentazione richiesta dalla banca londinese che si occupa dei controlli sul closing stesso, attende soltanto il momento in cui potrà dirsi davvero un ex presidente e seguire le vicende di quello che è stato il suo ‘giocattolo’ da semplice tifoso.
Tale prospettiva potrebbe concretizzarsi dunque già nel prossimo mese dato che anche quest’anno la società rosanero preparerà il prossimo campionato nel ritiro austriaco di Bad Kleinkirchheim. Quello che è divenuto nell’ultimo decennio il vero e proprio quartier generale estivo dei siciliani farà ancora da scenario agli allenamenti del Palermo anche con il passaggio di mano ai vertici dirigenziali. Zamparini dunque potrà soltanto osservare e magari dar il via sin da subito al suo nuovo ruolo di consigliere nei confronti di Baccaglini, o chi per lui, limitandosi però soltanto a quello. Tra l’incontro di due giorni fa con l’ex dg dell’Empoli Carli e la notizia di confermare la Carinzia come luogo del ritiro estivo però la figura dell’imprenditore friulano sembra essere ancora in grado d’esercitare influenza su quello che sarà il suo predecessore.
A chiarire i dettagli sul futuro rosanero ovviamente non potranno però essere un pranzo con un papabile dirigente, stabilire la sede del ritiro o, tantomeno, decidere quale sarà il prossimo sponsor tecnico delle squadra (si passerà da Joma a Legea, ndr) bensì fatti concreti che riguarderanno le firme sui documenti richiesti dalla Lega calcio, vedi la fidejussione da 800mila euro che la nuova società dovrà presentare entro fine mese per l’iscrizione in B, la documentazione relativa allo stadio, le convenzioni e i contratti d’utilizzo e quella al pagamento degli stipendi effettuato entro fine maggio e di eventuali debiti nei confronti di società straniere. Tutti passaggi burocratici che attendono una risposta ancor prima del 30 giugno e che stabiliranno se dietro la finestra c’è davvero la luce che tutti aspettano.