AGRIGENTO – Una rete di Longo regala la gioia della salvezza all’Akragas al termine di una gara sofferta, in salita dopo l’autorete iniziale di Riggio che ha complicato i piani. Sugli spalti dell’Esseneto si piange a fine gara, con i giocatori che festeggiano in campo con le famiglie e i tifosi. È festa grande all’Esseneto per un traguardo raggiunto dopo tanti sacrifici in una stagione tribolata condizionata dalla riduzione del budget economico. L’Akragas scende in campo con Cocuzza, Longo e Salvemini, in attacco. Il Melfi recupera Lodesani in difesa. I biancazzurri di Di Napoli lottano per ottenere almeno un pareggio e in campo i pericoli in attacco li crea infatti il Melfi, alla ricerca del gol salvezza.
Le sortite offensive degli ospiti non producono nessun effetto, mentre la più grande occasione è per gli uomini di Di Napoli che con Salvemini si rendono pericolosi: il suo tiro viene ribattuto da Grananiello con una grande parata, sulla ribattuta il tiro di Cocuzza termina alto. Nel momento migliore dei biancazzurri, è il Melfi ad andare in vantaggio grazie ad una autorete: sul cross di Grea, Riggio svirgola la palla e la insacca nella propria porta. L’autogol è una mazzata per i giocatori biancazzurri che non riescono a reagire e sbagliano troppo.
I lanci lunghi a cercare un inesistente Cocuzza non producono alcun risultato e la squadra biancazzurra mostra tutti i limiti di una formazione giovane che ha accusato il duro colpo e non riesce a reagire. Ad andare vicini al secondo gol sono invece gli ospiti che colgono anche la traversa su un cross dal fondo. L’Akragas invece continua a sbagliare, fallendo la più ghiotta delle occasioni con Cocuzza che sbaglia in modo clamoroso un gol, ciccando un cross dalla sinistra che era solo da insaccare. Proprio l’attaccante viene lasciato negli spogliatoi al rientro in campo, sostituito da Klaric sicuramente più attivo in attacco.
L’Akragas entra in campo con un altro piglio ma non riesce ad imbastire un’azione che porti gli attaccanti davanti la porta difesa da Grananiello: il copione è quello dei lanci lunghi verso l’area avversaria, ma le conclusioni sono poche. Il Melfi soffre ma riesce a tenere bene la difesa del gol che fino a quel momento vale la salvezza. L’Akragas fa la gara, tiene palla ma non riesce a segnare il gol del pareggio: prima Salvemini con un cross scalda le mani a Grananiello, poi Klaric ha l’occasione più ghiotta, sprecando clamorosamente da pochissimi passi. Il tempo scorre e la partita diventa nervosa: dopo un parapiglia vengono espulsi l’allenatore Raffaele Di Napoli e il dirigente accompagnatore dell’Akragas.
Quando però la partita sembra andare in direzione gialloverde, l’Akragas con il neo entrato Leveque (ultima carta di Di Napoli) che con un cross basso da centrocampo, coglie in area Longo che non sbaglia e fa esplodere lo stadio Esseneto. 1-1 a poco più di dieci minuti dalla fine. Anche i tifosi ci credono adesso e spingono il Gigante per un traguardo storico. Nei quattro minuti di recupero l’Akragas riesce a contenere gli ospiti andando anche vicino al secondo gol con Klaric (parata). I giocatori soffrono così come i tifosi dell’Esseneto, in ansia fino alla fine. Il fischio finale coincide con le lacrime di molti tifosi al termine di una gara sofferta, così come il campionato dei biancazzurri. L’Akragas è salva.
TABELLINO
AKRAGAS-MELFI 1-1 (10’ aut. Riggio, 78’ Longo)
Akragas: Pane, Russo (73’ Leveque), Riggio, Thiago, Bramati, Palmiero, Coppola (83’ Mileto), Sepe, Longo, Salvemini, Cocuzza (46’’ Klaric). Panchina: (Addario, Mileto, Leveque, Caternicchia, Cochis, Pezzella, Tardo, Sicurella, Klaric, Rotulo, Petrucci, Minacori).
Melfi: Grananiello, Grea (22’ Bruno), Laezza, Romeo, Lodesani, Esposito, De Angelis, Foggia, Marano (60’ De Montis) Obeng (78’ Gammone), Vicente. Panchina: (Viola, Libutti, Bruno, De Giosa, Ferraro, Gammone, De Vena, De Montis, Mangiacasale, Battaglia, Gava).