PALERMO – Un ritorno al passato, seppur per 90 minuti. Palermo-Cagliari è la partita del cuore per Diego Lopez ma anche per il direttore sportivo del club di viale del Fante, Nicola Salerno. Gli anni trascorsi in Sardegna sotto la gestione Cellino non si dimenticano, anche se l’attenzione è rivolta alla possibilità di ottenere una complicata, eppure possibile, salvezza in rosanero: “Ho scelto Palermo perché me lo ha chiesto Zamparini – spiega il d.s. a L’Unione Sarda -. Con lui c’è un rapporto di amicizia, già in altre occasioni mi aveva chiamato e questa volta non potevo dire no. Peraltro, sono abituato a fare i conti con le situazioni difficili. Se riuscissimo a salvarci sarebbe un fiore all’occhiello nella mia carriera. La città, così come i tifosi, meritano la permanenza in serie A”.
Salerno indica la strada da seguire per provare a rimontare sino al quart’ultimo posto: “Il nostro intento è quello di arrivare alla sfida in casa con l’Empoli per giocarci il tutto per tutto. In questo momento possono contare su un vantaggio di sette punti, se riuscissimo a rosicchiare qualcosa gara dopo gara il discorso potrebbe riaprirsi”. E su Baccaglini, il direttore sportivo dice: “E’ un ragazzo intelligente e aperto al dialogo. Ho accettato questa sfida senza pensare ad altro”. Impossibile non fare riferimento a Lopez, scelto personalmente dall’erede di Daniele Faggiano: “E’ totalmente immerso nel lavoro, ha competenza e lavora sino a 20 ore al giorno. Domenica si emozionerà, è stato capitano del Cagliari e ha un grande spessore umano”.
Ai colori rossoblu Salerno continua a essere legato, dopo gli anni trascorsi alle dipendenze di Massimo Cellino: “Al Cagliari auguro sempre il massimo possibile. Ma non domenica. Abbiamo la necessità di cogliere tre punti fondamentali, è una delle nostre ultime spiagge. Il rapporto con Cellino è stato contraddistinto da tanti alti e bassi, ma siamo legati da una profonda amicizia. Quando mi ha chiamato al Leeds, ho detto sì senza pensarci un attimo. Ricominciare insieme a Brescia? Per il momento ho un contratto col Palermo sino al giugno del 2018 e intendo rispettarlo, dopodiché si vedrà. Sia lui che Zamparini hanno ottenuto risultati importanti nel calcio, scrivendo pagine importanti con le rispettive società. Adesso, però, è tempo di concentrarsi sulla sfida di domenica”.