MESSINA – Un derby pazzo che alla fine viene portato a casa da un Catania più malizioso, cattivo e cinico. Pozzebon al 74′ e Barisic all’86’ gelano gli 8mila del “Franco Scoglio”, che a quel punto pensavano di avere ormai la vittoria in tasca dopo il vantaggio di Milinkovic al 58′, ma soprattutto dopo l’espulsione di Gil al 7′. A rimettere le cose in pari, ci ha pensato Da Silva al minuto 66′.
Classico 4-3-1-2 per Lucarelli, che poco prima del match deve fare a meno di De Vito. Così Bruno viene spostato a sinistra, Grifoni a destra mentre al centro ci sono Rea e Maccarrone. Musacci è il playmaker, Da Silva e Sanseverino completrano il reparto. Mancini agisce dietro le punte Milinkovic e Anastasi. Petrone opta per il 3-5-2, con Bergamelli, Gil e Marchese in difesa. Djordjevic e Russotto esterni, Fornito con Biagianti e Bucolo completano la mediana mentre in avanti la coppia degli ex formata da Tavares e Pozzebon. Piove a dirotto sul “Franco Scoglio”, il terreno è pesante e scivoloso e la gara si fa subito in salita per gli etnei, quando Musacci al 7′ lancia Anastasi in campo aperto, l’attaccante giallorosso scappa via a Gil che lo ferma irregolarmente. Il direttore di gara estrae il cartellino rosso, decisione che sembra ineccepibile visto che Anastasi si sarebbe presentato da solo davanti a Pisseri. Sul calcio di punizione dal limite dell’area Musacci sfiora il palo. Al 12′ ancora Messina, sponda di testa di Anastasi che trova Sanseverino che prova il rasoterra a giro, ma Pisseri si distende ed evita il peggio. Dopo qualche minuto di sbandamento, il Catania si riassesta e prova ad affacciarsi dalle parti di Barardi con delle conclusioni da fuori area, anche perché la pioggia continua a cadere in modo incessante. Petrone non cambia interpreti, modifica solo l’assetto della squadra schierandola con un 4-3-2, Russutto va a sinistra a fare il terzino mentre in avanti Pozzebon e Tavares devono mantenere alta la squadra. Al 28′ si rivede il Messina, magia di Milinkovic sul vertice destro che mette dentro un cross delizioso per Da Silva che si inserisce e colpisce di testa ma Pisseri si distende compiendo una gran parata. Pochi istanti dopo il Messina va ad un passo dal vantaggio, perché dopo un corner la difesa etnea allontana, Mancini ci prova ma dopo un rimpallo la sfera arriva sui piedi di Anastasi tutto solo davanti a Pisseri preferisce la conclusione di precisione rispetto a quella di potenza, divorandosi quello che sembrava un gol già fatto. Il Messina ci prova fino alla fine, ma il risultato non cambia così le due squadre vanno negli spogliatoi sullo 0-0.
La ripresa si apre subito con il Messina vicino al gol, grazie a Rea che svetta più in alto di tutto dopo un corner ma un difensore etneo salva sulla linea. Un minuto più tardi si vede il Catania con Biagianti che dalla sinistra calcia un diagonale che termina a lato. Al 55′ il secondo episodio determinante: Bergamelli appena dentro l’area di rigore trattiene Anastasi, il direttore di gara ci pensa un po’, ma alla fine indica il dischetto. Cocenti le proteste ospiti ma la decisione è irrevocabile. Dal dischetto si presenta Milinkovic che calcia sulla destra e spiazza Pisseri per l’1-0. Il “Franco Scoglio” si trasforma in una bolgia dantesca ma il Messina riesce a complicarsi la vita al 66′, quando Da Silva, già ammonito, falcia Bergamelli nei pressi della linea laterale di sinistra, chiudendo prima del tempo la sua partita. Fallo sciocco del brasiliano che ha peccato di generosità. Il Catania si fa vedere al minuto 70′ con una punizione di Fornito dalla destra, ma Berardi si distende ed evita il peggio. Al 73′ il Messina avrebbe l’occasione per chiudere la gara, contropiede micidiale di Milinkovic che però non sfrutta un due contro uno e invece che servire Anastasi si avventura in un dribbling di troppo e Pisseri lo ferma in uscita. Un solo giro d’orologio e si consuma la legge più antica del calcio: traversone perfetto di Marchese dalla sinistra che trova la testa di Pozzebon che la tocca quel tanto che basta per mettere fuori tempo un Berardi rimasto a metà strada. Una beffa atroce per il Messina, che appena pochi istanti prima aveva assaporato il gusto del possibile raddoppio. Sempre in contropiede però il Messina ha la palla del nuovo vantaggio, questa volta Milinkovic serve l’accorrente Rea che tutto solo davanti a Pisseri spara addosso all’estremo etneo. Adesso il Catania sente profumo d’impresa e ci crede: all’83’ sciocchezza di Grifoni che trattiene in area Pozzebon e per l’arbitro è ancora rigore, per una decisione che sembra ineccepibile. Dal dischetto va Pozzebon che angola troppo e manda clamorosamente a lato. Il sospiro di sollievo dura veramente poco, perchè all’86’ il neoentrato Barisic raccoglie una palla vagante in area di rigore e dalla destra calcia di prima intenzione sul primo palo non lasciando via di scampo a Berardi. Adesso la rimonta è completata. Finisce così, con i giocatori giallorossi che raccolgono l’abbraccio della curva che ha apprezzato l’impegno dei ragazzi di Lucarelli, mentre il Catania esulta sotto il settore ospiti per una vittoria che ha il sapore dell’impresa.
Tabellino: Messina-Catania 1-2
Marcatori: 58′ Milinkovic rig., 74′ Pozzebon, 86′ Barisic.
Messina: Berardi, Sanseverino (85′ Plasmati), Maccarrone, Musacci, Anastasi, Milinkovic, Bruno, Rea, Da Silva, Mancini (65′ Foresta), Grifoni.
A diposizione: Russo, Ansalone, De Vito, Palumbo, Saitta, Akrapovic, Capua,Ciccone, Ferri, Madonia.
Allenatore: C. Lucarelli.
Catania: Pisseri, Bergamelli, Bucolo(69′ Barisic), Gil, Pozzebon, Russotto (65′ Parisi), Marchese, Djordjevic, Fornito, Biagianti, Tavares.
A disposizione: Martinez, Scoppa, Natale, Di Grazia, De Rossi, Longo, Piermarteri, Mazzarani, Manneh.
Allenatore: M. Petrone.
Arbitro: Sig. Francesco Forneau di Roma 1;
Assistenti: M. Nocenti di Padova; L. Cassarà di Cuneo;
Ammoniti: Rea, Bergamelli, Russotto, Anastasi, Fornito, Bruno;
Espulsi: Gil al 7′ per fallo da ultimo uomo, 66′ Da Silva per doppia ammonizione.