Zamparini insiste: | “Palermo da metà classifica” - Live Sicilia

Zamparini insiste: | “Palermo da metà classifica”

Il patron rosanero a tutto campo sul mercato e gli obiettivi stagionali.

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PALERMO – La finestra estiva del calciomercato si è chiusa da poco più di ventiquattro ore ma Maurizio Zamparini non perde tempo nel commentare le trattative effettuate dal suo club e i colpi mancati dell’ultimo minuto. Il presidente del Palermo, partendo da Mario Balotelli a lungo corteggiato dai rosa, fa dunque il punto su quello che è stato l’operato dei rosanero: “Per Balotelli valeva la pena tentare – ha dichiarato il patron rosanero al Corriere dello Sport – Cassano mi è dispiaciuto, era felice, aveva detto di sì, poi un messaggio: Mi scuso, la famiglia non vuole spostarsi da Genova. Sua moglie si è opposta. Ho risposto che hanno un’idea sbagliata di Palermo. Però, rispetto la scelta. La squadra è già a posto così. Avessimo avuto un altro Diamanti sarebbe stato meglio”.

Proseguendo nella galleria di nomi trattati e poi sfumati Zamparini ammette: “Trotta e Falcinelli? Non avremmo fatto un salto di qualità come con Balotelli per il quale siamo arrivati ad offrire un 1,2 milioni ma se trovi una società che gliene dà quattro (il Nizza, ndr), non faccio fallire il Palermo per un calciatore che negli ultimi due anni ha realizzato briciole di gol. Con Ciofani eravamo d’accordo, il Frosinone non lo ha mollato. Ma gli stessi Ciofani e Galabinov sarebbero stati decisivi? La sciocchezza l’ha fatta Foschi cedendo La Gumina, a mia insaputa e non capisco il perché. Avevo Iemmello in pugno e il Sassuolo ha risposto me lo tengo per fargli fare la riserva. Una società che mi ha fregato Defrel e Sensi, passaggi già concordati col Cesena, a sette e cinque milioni,Squinzi ai procuratori concede anche la luna, se questa è la strada. E comunque vorrei vedere il bilancio del Sassuolo, alla fine di questi due anni”.

Passando poi agli attaccanti del passato più o meno recente il numero uno di viale del Fante pone l’accento su Alberto Gilardino: “Non sono stato io a mandarlo via e, comunque, anche fisicamente, non è adatto al gioco del Palermo. Lui deve stare in area e aspettare palloni. Diamanti è più forte, pur non essendo centravanti, si muove, tira, fa gol. L’unico che rimpiangeremo è Vazquez. Se ci siamo salvati la maggior parte del merito è suo perché la squadra era più scarsa di ora. Su Belotti nessun rimpianto. Con lui e Dybala abbiamo sistemato il bilancio. Djurdjevic meglio di lui? Non ci ho mai creduto ma l’avevo detto per incoraggiarlo. Belotti è migliorato anche con Mihajlovic che, con tutto il rispetto per Ballardini, avevo contattato e sarebbe venuto volentieri. Era già in parola col Torino. Mihajlovic è in grado di esaltare personalità e grinta. Ballardini dovrà costruire una squadra ricca di temperamento”.

Sugli acquisti, dopo il comunicato apparso ieri sul sito ufficiale in cui il presidente ha elogiato la campagna di rinforzamento, Zamparini è tornato alla carica: “In difesa, un portiere come Posavec diventerà di alto profilo. Gonzalez, che speriamo torni quello del primo anno, è un nuovo rinforzo. Rajkovic uno dei migliori del campionato, per Goldaniga abbiamo rifiutato sei milioni. E’ andato via solo Struna. Il reparto è solido. Con Gazzi, Bruno Henrique e Bouy abbiamo tre ricambi per Maresca che è andato via. Per me non ci sono dubbi che siamo più forti oggi. Sugli esterni, siamo stati bravi e fortunati con Aleesami più forte di Lazaar perché intelligente e umile, mentre l’altro bravo ma sciocco.Non ci manca niente con Rispoli, Morganella e compagni. Nestorovski negli ultimi tre anni capocannoniere in Croazia in B e in A. Su Balogh ho certezze, lasciatelo tranquillo. Abbiamo già bruciato Hernandez, fischiato Dybala, Cavani, Vazquez. Fateli crescere. Abbiamo nove attaccanti per due o tre posti. Quaison, Nestorovski, Embalo non sono bidoni, Sallai è un fuoriclasse, Diamanti porta esperienza e vuole stupire”.

Poi, un po’ ad emulare le parole del collega De Laurentiis che ha ammesso che il Napoli è la squadra che si è rinforzata meglio in Europa, Zamparini aggiunge: “Siamo più forti di almeno altri dieci avversari. Non abbiamo preso solo Bruno Henrique, in squadra ci sono sedici nazionali a vario titolo. Troppo disfattismo su di noi. Ottima la campagna acquisti, bravissimo Faggiano. Se non è riuscito a centrare l’obiettivo del centravanti non è colpa sua”.

A tener banco è ovviamente anche la trattativa per la cessione societaria: “Non posso più spendere 20 milioni all’anno per risanarlo. Berlusconi e Moratti hanno mollato; Roma e Bologna parlano americano. Imprenditori più grandi di Zamparini hanno lasciato. Sono avanti nelle trattative sia con il gruppo americano che con quello cinese e a breve programmeremo il futuro con uno dei due”.

Infine parole non proprio al miele, com’è ormai consuetudine, per il mister Ballardini: “Lui contento del mercato? Non mi interessa che lo sia. Contenti dobbiamo esserlo io e il mio direttore sportivo. L’interlocutore di Ballardini è Faggiano. Da qui a Natale pensiamo a giocare. Se ci manca qualcosa, se ne parla. Giocatori di qualità sui quali investire, migliori di quelli attuali. Non penso che il tecnico possa navigare tra tanti moduli. Vediamo cosa farà. Ho mandato a casa Iachini perché non aveva più giovò se anche Ballardini diventa come lui mi crea difficoltà. A Milano ci siamo difesi. Come in casa, contro il Sassuolo, nel primo tempo, sbagliando. Con l’Inter ha rimediato con un modulo diverso ma non è ancora il Palermo che voglio. Con Bruno Henrique e Diamanti, la squadra deve prendere in mano la situazione”.


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