MESSINA – La gara del “Menti” l’ha vista da casa per via di un infortunio che probabilmente lo costringerà a dare forfait anche contro il Lecce, ma per Andrea De Vito il Messina visto in Campania è una squadra vogliosa, ingenua e sfortunata. L’analisi dell’ex varesino è schietta, perchè i giallorossi usciti sconfitti dall’ultimo turno di campionato, possono rammaricarsi anche per qualche decisione arbitrale che ha indirizzato la gara verso le vespe: “La squadra che ho visto giocare domenica mi ha fatto un’ottima impressione – ha dichiarato – i miei compagni hanno tenuto bene il campo, loro hanno iniziato a caricare a testa bassa dopo essere andati sotto, ma noi possiamo certamente rammaricarci per qualche occasione di troppo sprecata, sul 2-0 sarebbe stata un’altra partita. Purtroppo gli episodi e qualche decisione arbitrale a noi poco favorevole non ci ha permesso di tornare a casa almeno con un punto”.
De Vito si augura che la classifica tranquilla del Messina non sia un alibi per i direttori di gara: “E’ vero che la nostra classifica dice che possiamo dormire sonni tranquilli, però ciò non vuol dire che non dobbiamo ricevere arbitraggi all’altezza. Nei primi venti minuti credo che non ci sia stato fischiato neanche un fallo, mentre a loro sono state assegnate tre punizioni inesistenti al limite dell’area. Non è stato fischiato neanche l’intervento su Berardi, insomma tanti piccoli episodi che in una gara equilibrata possono fare la differenza”. Con l’infortunio di Burzigotti, De Vito ha dovuto abbandonare il suo ruolo naturale di terzino sinistro, per cimentarsi in quello di centrale difensivo: “Si prendono molte più sportellate, gli avversari fanno sentire molto più il loro peso, fortunatamente avendo un compagno di reparto come Martinelli per me diventa tutto più semplice. Diciamo che sin qui non ritengo di aver sfigurato”.
Difficile il suo recupero in vista della gara contro un Lecce che giungerà al “Franco Scoglio” desideroso di conquistare quei 3 punti, che non gli farebbero perdere di vista il primo posto: “Quell’ematoma subito contro il Catanzaro non sta dando pace, quando corro avverto ancora un profondo fastidio come se mi stesse per venire uno stiramento. Sarebbe rischioso forzare proprio ora”.