CATANIA – La vittoria nel derby riporta il sereno in casa rossazzurra. La società rossazzurra interrompe anche il silenzio stampa e, a fine derby, il tecnico Checco Moriero si presenta in sala stampa, rispondendo alle incalzanti domande dei cronisti: “Abbiamo dimostrato di essere vivi pur in un difficile contesto. Non era facile avere ragione del Messina. Non possiamo più sbagliare e, sull’1-1, ho quasi rivisto i fantasmi. Ma siamo stati bravi a reagire ed a riportarci in vantaggio. Calil ha tanta voglia di riscatto; sono contento che sia tornato a segnare. E’ un giocatore che, a mio avviso, non può giocare spalle alla porta. Si sta sacrificando in un ruolo che non gli è congeniale”.
“Abbiamo cambiato modulo in corsa – spiega Moriero – e siamo riusciti a contenere il ritorno del Messina. Alla fine abbiamo gioito: sapevo che sarebbe stata dura contro una squadra forte come il Messina ma i miei ragazzi hanno risposto benissimo alle mie sollecitazioni. Sentiamo questa maglia e lo dimostra l’esultanza alla fine. Però…ci sono mancati i nostri tifosi anche se le Curve ci sono state vicine. I tre punti ci permettono di respirare e di ripartire col piglio giusto. Per me questa col Catania è una sfida importante. Oggi ho gioito come un bambino, sprigionando quanto provo. Questa di oggi è una grande vittoria contro un grande avversario”.
In casa Messina resta l’amaro in bocca per una buona prestazione che non ha portato punti. La delusione si evince dalle parole di Martinelli: “Abbiamo dimostrato,per lunghi tratti, di essere superiori al Catania. Ho molti dubbi sul rigore concesso ai rossazzurri mentre sul secondo gol…abbiamo sbagliato noi. Siamo scesi in campo per vincere ma due episodi ci hanno condannati. Non meritavamo di perdere ma abbiamo sbagliato tanto in fase conclusiva”.
Così il tecnico dei peloritani, Lello Di Napoli: “Oggi ci rimangono soltanto i complimenti. Non meritavamo di perdere. Non giudico l’operato dell’arbitro. Guardo alla bella prestazione della mia squadra alla quale non posso muovere appunti. Abbiamo commesso due errori che ci sono costati cari. Due infortuni mi hanno costretto a rivedere alcune sostituzioni perché, ad un certo punto, stavo per inserire la seconda punta. Il Catania è una grande squadra, affetta da una blocco che è più psicologico che altro. Noi ripartiamo dalla nostra buona prestazione odierna. La mancanza di pubblico è una sconfitta per tutti”.