PALERMO – Il suo contributo nella vittoria contro l’Udinese è stato decisivo con il gol che ha aperto le danze e un assist al connazionale Hiljemark. Le quotazioni di Robin Quaison dopo l’arrivo del tecnico argentino Schelotto sono risalite anche se l’ex Aik Solna tiene i piedi per terra: “Non so se questo Palermo ha bisogno di Quaison – ha affermato lo svedese ad un evento presso lo store rosanero al Conca D’oro – ma sono felice d’aver dato il mio contributo nel momento in cui sono stato chiamato in causa”. Sulla posizione da esterno offensivo che gli ha ritagliato Schelotto Quaison la pensa cosi: “È un ruolo che sento mio. Lí mi muovo velocemente e riesco a saltare l’avversario, penso sia la mia posizione migliore. Quest’anno poi non ho un obiettivo specifico di gol da segnare ma solo di far bene”.
Ciò che è saltata all’occhio è stata l’intesa con Hiljemark: “Con l’Udinese non è una vittoria targata Svezia ma una dell’intero gruppo. Adesso con il Carpi dovremo ripetere la prestazione anche se non sarà fondamentale, di sicuro sarà importante confermarsi. I tifosi devono starci vicini non solo nei momenti bello ma anche e sopratutto in quelli difficili”. A margine dell’incontro con i tifosi, a cui ha preso parte anche l’attaccante macedone Trajkovski, era presente anche una rappresentanza dell’orchestra “Quattrocanti” dell’onlus Talità Kum, una delle quattro onlus coinvolte nel progetto di responsabilità sociale “Rosanero Cares”. Immancabili le foto di rito.