TRAPANI – Un girone fa c’era Mancosu e un suo gol a Bologna stava per valere un sogno. La rete del centravanti sardo al “Dall’Ara” per il momentaneo 1-0 degli uomini di Boscaglia valeva la testa della classifica per una notte, un primato da urlo con un bomber ritrovato dopo un inizio in sordina. Finì male, perché il Bologna rimontò e vinse, ma soprattutto perché il Trapani iniziò la sua lenta discesa fino alla zona playout, che ha portato all’addio di Boscaglia. Oggi il Bologna è ancora lì e Mancosu è con loro, anche se non giocherà per un infortunio. Il Trapani però vuole dimostrare di essersi ripreso con la cura Cosmi e il Provinciale non accetta scuse. Sfida sulla carta impari, col fattore casa unica arma a disposizione dei granata per fare la differenza.
Una spinta dalle mura amiche che può rivelarsi fondamentale in una partita complicata dalle assenze. Caldara ha rimediato una contusione e la sua presenza è in forte dubbio, una tegola che si aggiunge all’assenza di Terlizzi per squalifica. Difesa a quattro praticamente obbligata per Cosmi, che si ritrova costretto a fare la conta degli assenti, come già accaduto al suo predecessore Boscaglia. Probabile che il tecnico prosegue col 4-3-1-2, provato con buoni frutti all’esordio in panchina contro la Ternana, anche se il reparto arretrato ha dato qualche segno di cedimento. Ancora accantonata dunque l’idea di affidarsi alla difesa a tre, marchio di fabbrica di Cosmi sin dai tempi di Perugia. È decisamente presto per apportare novità in una squadra che ha bisogno di certezze, dopo aver ritrovato la vittoria.
Chi continua a non vedere i tre punti è il Catania, che pur faticando in campo può gioire grazie al giudice sportivo. La stangata inflitta al Brescia, penalizzato di sei punti, tira fuori gli etnei dalla zona retrocessione, portandoli in zona playout. Manna dal cielo per Marcolin e i suoi uomini, reduci da quattro pareggi consecutivi, ma senza vittorie dal 31 gennaio scorso, quando al Massimino il Perugia cadde sotto i colpi di Maniero e Calaiò. Quasi due mesi, un’eternità, nella quale però i rossoazzurri sono riusciti a non perdere contatto dall’anticamera per la salvezza. Una posizione raggiunta per disgrazie altrui più che per meriti propri, dalla quale cercheranno di trarre vantaggio a partire dai prossimi scontri diretti.
Il primo set ball per la salvezza arriva subito, con la trasferta di Chiavari. La Virtus Entella ha fatto un piccolo balzo in avanti ma non è affatto al sicuro, dunque Calaiò e compagni potrebbero cercare di invischiare nuovamente i liguri nei bassifondi della classifica. Mors tua, vita mea: un detto che può essere tranquillamente adottato anche dagli uomini di Prina, che a differenza del Catania possono giocarsi una carta fondamentale per ipotecare la permanenza in Serie B. Dopo le polemiche di Frosinone, i biancocelesti si ritroveranno senza bomber Sforzini. Marcolin, dal canto suo, ritrova Rinaudo in mediana e Del Prete sugli esterni. Due liete novelle che porteranno con ogni probabilità alla riproposizione del 4-3-1-2, con Rosina alle spalle di Calaiò e Maniero. Proprio loro due, i marcatori dell’ultima vittoria etnea, avranno sulle spalle il peso di uno scontro che può cambiare le sorti della stagione.