AGRIGENTO – Numerosissimi tifosi, sostenitori e giornalisti hanno partecipato alla conferenza stampa indetta dal presidente dell’Akragas Silvio Alessi dopo l’atto intimidatorio subito dall’allenatore Vincenzo Feola nella notte di domenica dopo la partita casalinga pareggiata contro l’Agropoli. “Oggi ho voluto convocare i giornalisti – esordisce Alessi – per esprimere la mia solidarietà al tecnico per il vile gesto da lui subito. È un gesto ignobile e vigliacco perpetrato non al tecnico ma a tutta la società, ai giocatori ma anche ai veri tifosi che ogni domenica seguono con passione la squadra.” Il numero uno biancazzurro, accompagnato dalla dirigenza e da tutti i giocatori, ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà ed ha ottenuto l’impegno delle istituzioni di individuare chi ha compiuto il gesto. “Chi di dovere ci ha detto di stare tranquilli. Abbiamo la vicinanza della sicurezza pubblica. Questo è un gesto non dei tifosi ma di qualcuno a cui non sta bene quello che stiamo facendo. La prima reazione – continua il presidente – è stata di sdegno per un gesto vigliacco. Molti non hanno capito che è solo calcio, per noi è divertimento e passione; noi da tempo predichiamo i valori della legalità e della non violenza. Questi gesti – conclude Alessi – non destabilizzeranno un gruppo unito, noi porteremo a termine il nostro campionato per raggiungere l’obiettivo di stagione: la promozione.
Dopo la reazione del presidente la parola passa al tecnico campano Vincenzo Feola: “In un primo momento ho pensato di lasciare tutto, ma poi ho deciso di continuare per questo gruppo. Il gesto è un marchio bruttissimo che subisce la città, ma le istituzioni e il Prefetto in prima persona mi hanno detto di stare tranquillo e di portare a termine il mio lavoro”. Il tecnico degli agrigentini, che ha portato la squadra al secondo posto ad un punto dalla vetta, chiede il sostegno dei veri tifosi: “Chiedo a tutti i tifosi di sostenere questo gruppo che sta facendo grandi cose”
