Alla fine il panettone Delio Rossi lo ha mangiato. E ci verrebbe da dire, meglio così. L’allenatore rosanero, dopo essere stato centrifugato da Zamparini, sta vivendo questi giorni di festa con un pensiero fisso: “Ma in cosa ho sbagliato?”. Se lo chiedono un po’ tutti.
Delio Rossi a Palermo sta facendo benissimo, ha ottenuto uno storico record di punti, ha fatto meglio di Guidolin, inoltre, è molto amato dalla folla. Zamparini però resta della sua idea: Rossi ha sbagliato. In un’intervista al “Corriere dello Sport” il patron rosanero rivela di essersi scambiato gli auguri con il tecnico riminese: “Ci siamo solo scambiati gli auguri. D’altro canto, se un presidente parla una ragione c’è sempre. Purtroppo il mondo del calcio italiano è bizzarro, soprattutto il mondo dell’informazione: se una squadra vince il merito è degli allenatori, se perde il demerito è della società. Ma i tecnici non sono infallibili. La settimana prima avevo detto che era stato da 10 e lode; a Bari è stato da 4 meno meno, a Napoli negli ultimi minuti forse da tre. Ma il calcio è anche ironia. Mi creda: non ce l’ho con Rossi, con lui ho un ottimo rapporto. Gli allenatori, però, sono tutti uguali”.
Zamparini inizia a tentennare sempre di più, l'”allenonite” è acuta, e infatti alla domanda se il sodalizio con Rossi continuerà, lui risponde così: “Non lo so. Mi auguro che continui. Però una cosa deve essere chiara: a Palermo non è l’allenatore il protagonista più importante, a Palermo il protagonista principale è sempre stata e sempre sarà una squadra forte. E mi piacerebbe che della forza di questa squadra prendesse atto anche il tecnico evitando di tirare fuori sempre la storia che si tratta di un gruppo di giovani. Ma quanti in Italia possono contare su gente come Pastore, Pinilla, Ilicic? Mi piacerebbe che il tecnico manifestasse maggiore soddisfazione per il lavoro della squadra. Delio Rossi nel corso della settimana, per come insegna calcio, è il migliore allenatore del mondo, ma forse dal punto di vista psicologico deve migliorare. Certo, Zenga esagerò quando parlò di scudetto, così come esagerò Ballardini quando disse che senza di lui non ci saremmo salvati”.
Infine un pensiero sulla qualità della sua squadra: “Il Palermo è molto forte. Forse ci mancano le seconde linee. E forse ci mancano le alternative tecniche: vanno bene gli schemi ma non si può pensare di giocare allo stesso modo contro il Milan e contro il Bari. Il Palermo è più forte del Napoli che pure Mazzarri candida allo scudetto. Vorrei che se ne convincesse anche Delio Rossi”.