CATANIA – Un vero e proprio terremoto nel mondo finanziario. C’è anche il noto commercialista Antonio Paladino, dominus della Sigi, società che ha in corso le trattative per l’acquisto del Catania Calcio, tra i professionisti coinvolti nell’ultima operazione della Procura di Catania. Paladino si trova in carcere. A indagare su di lui è stato il nucleo di polizia economico finanziaria coordinato dal gruppo di magistrati specializzati sui reati dei colletti bianchi e coordinato da Agata Santonocito e Fabio Regolo.
Le accuse
Antonio Paladino, classe 1963, è indagato “quale presidente della Confimed Italia”, ente di organizzazione dei datori di lavoro che ha sede a Roma e uffici a Catania.
Incrociando l’elenco degli indagati con l’organigramma della Sigi e controllando le date di nascita, emerge che nell’operazione delle fiamme gialle è coinvolta anche anche Giuseppina Licciardello, commercialista catanese, ritenuta “a disposizione di Paladino”, presidente del collegio sindacale della Sigi.
Dalla politica allo sport
Paladino è noto per essersi candidato, alle regionali del 2012, prima con la lista Grande Sud, che sosteneva Gianfranco Micciché candidato presidente e poi con l’Udc, che sosteneva Rosario Crocetta. Paladino ha fiuto per gli affari, secondo gli inquirenti anche per i trucchetti per evadere il fisco ed è anche presidente dell’associazione sportiva Paideia Calcio
L’affare
Da mesi sono in corso le trattative per acquisire il Catania Calcio, società gravata da debiti con il fisco, argomento sul quale, secondo le ipotesi degli inquirenti, Paladino sarebbe proprio il vero dominus. Nella fine del 2019 è nato il Comitato per l’acquisizione del Calcio Catania, che ha costituito la Sport Investment Group Italia Srl (SIGI), con lo scopo di partecipare alla trattativa per acquisire le quote del colosso di Antonio Pulvirenti.
La società
La Sigi, estranea alle indagini, svolge “attività di società di partecipazione holding” e ha sede e domicilio fiscale in via Napoli, stessa sede della Confimed di Paladino. Tra gli indagati c’è anche Renato Balsamo, rappresentante legale della Ariel società cooperativa sociale, con sede a Catania, ritenuta “beneficiaria di crediti iva fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 450mila euro”. Balsamo è anche Presidente del Cda della SIGI.