PALERMO – Guanto di velluto con chi lavora, pugno duro con chi se ne approfitta. Palermo è ancora alle prese con l’emergenza rifiuti e la Rap adotta la linea della “tolleranza zero” con i dipendenti che adottano “atteggiamenti pretestuosi o ostruzionistici”, arrivando a minacciare anche il licenziamento per una decina di loro. Questa mattina il sindaco Leoluca Orlando è stato convocato in prefettura per una riunione operativa sulla situazione in cui versa il capoluogo siciliano: fino a ieri le tonnellate di immondizia per le strade erano oltre 2 mila, con criticità soprattutto in periferia.
Il Prefetto ha chiesto al Comune di fare in fretta, mal celando la propria irritazione per come viene gestita l’emergenza, ma la Rap ha allargato le braccia: su 20 ditte private contattate, soltanto tre hanno risposto positivamente all’appello (ma una non aveva i mezzi per intervenire) e per completare i test su tutti i dipendenti ci vorranno ancora tre giorni. Scartata l’ipotesi di ricorrere alle imprese edili, visto che i cassoni necessari devono essere a tenuta stagna, domani potrebbero entrare in funzione alcuni mezzi del Coime ma la situazione resta delicata e la fine dell’emergenza è segnata per fine ottobre.
Ma se da un lato è vero che la Rap deve fare i conti con difficoltà oggettive e dipendenti impauriti, dall’altro ci sarebbe anche chi se ne approfitta: venerdì era assente il 70% degli autisti e le visite fiscali al momento sono bloccate, tra i responsabili il tasso di assenza ha toccato punte dell’80%. Così la società ha deciso di passare alle maniere forti: “Abbiamo fatto un significativo sforzo per intensificare la sanificazione dei mezzi e di tutti i luoghi di lavoro e vigilato costantemente sul corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza, nonché avviato ogni percorso utile per sottoporre a tampone e test sierologico tutto il personale – si legge in una lettera aperta ai dipendenti firmata dal direttore Roberto Li Causi –. L’azienda ha fatto tutto quanto in suo potere nella consapevolezza che il servizio pubblico essenziale svolto da Rap non consente, in nessun caso, di limitare lo svolgimento delle attività di istituto e che il personale di tutte le aree aziendali è strettamente indispensabile per assicurare lo svolgimento dei servizi. L’azienda non si è tirata indietro ed è al fianco di ciascun lavoratore”.
Parole dolci, a cui segue però una vera e propria mazzata: “Nelle ultime ore in particolare si è riscontrato un diffuso atteggiamento ostruzionistico da parte di pochissimi dipendenti che, adducendo motivazioni pretestuose, hanno rallentato o impedito lo svolgimento dei servizi”, scrive Li Causi facendo riferimento a una decina di dipendenti spostati temporaneamente alla raccolta dell’indifferenziato e che avrebbero mal digerito la nuova mansione, adducendo futili motivi per non lavorare. “Se immediatamente dopo la notizia di alcuni casi di Covid-19 erano comprensibili dei timori, oggi non è possibile accettare né tantomeno assecondare comportamenti che in modo pretestuoso arrecano danno ai servizi, all’azienda e, in ultima analisi, ai tanti lavoratori che ogni giorno stanno svolgendo il proprio lavoro con rispetto e diligenza”.
Insomma la raccolta dei rifiuti non si può fermare e ogni dipendente deve fare la sua parte, altrimenti si passerà alle maniere forti: perché se in tempi normali la disobbedienza a un ordine di servizio può essere sanzionata con una semplice sospensione, in tempi di emergenza (in cui anche un solo dipendente può fare la differenza in negativo) si usa il pugno di ferro, sino al licenziamento. E infatti l’azienda ha già avviato una decina di procedimenti disciplinari, come oggi è stato comunicato anche al prefetto.
“In un momento particolarmente delicato per la nostra comunità, la Rap e la grande maggioranza dei suoi lavoratori stanno facendo uno sforzo straordinario – spiega Li Causi – Uno sforzo che ha accanto sia il socio Comune di Palermo sia la Prefettura che anche oggi, in un giorno estremamente impegnativo per la città, ha mostrato grande attenzione e disponibilità di cui siamo grati. Sono certo che i lavoratori e le organizzazioni sindacali sapranno mostrare grande sensibilità e professionalità, mostrando che nonostante le difficoltà l’azienda può rispondere al meglio alle esigenze di Palermo”.