Rivoluzione al Giglio: arriva la tac più innovativa della Sicilia - Live Sicilia

Cefalù, ‘rivoluzione’ al Giglio| La tac più innovativa della Sicilia

Si chiama Revolution Ct ed è in grado di fare una tac al cuore nel tempo di un solo battito e un esame "total body" in un secondo

CEFALU’ (PALERMO) – Una “rivoluzione” tecnologica, sostenuta da cospicui investimenti, ha portato l’ospedale Giglio di Cefalù (Pa) a proporsi come centro di riferimento regionale per le patologie cardiovascolari, che oggi rappresentano la principale causa di morte. In una fase avanzata di adeguamento strumentale a Cefalù è partito, primo in Sicilia, l’impiego di una tac molto innovativa. Si chiama Revolution Ct ed è in grado di fare una tac al cuore nel tempo di un solo battito e un esame “total body” in un secondo. Le sue prestazioni sono all’avanguardia: a una rapidità di scansione abbina una grande riduzione della dose di radiazione a cui sono sottoposti i pazienti. Il nuovo tomografo computerizzato è stato presentato nel corso di un convegno sulle nuove frontiere dello screening cardiologico: un processo fondamentale nella fase della prevenzione. “In questi casi – ha detto l’assessore regionale alla formazione, Robero Lagalla, ex rettore dell’università di Palermo – la tecnologia va associata alla formazione, frutto di avanzate conoscenze e di grande abilità. Il risultato è un basso tasso di invasività nell’esercizio diagnostico”. La macchina che arriva in una struttura ospedaliera siciliana nasce, ha spiegato Gianluca Pontone del Centro cardiologico Monzino di Milano, da una sperimentazione lunga 17 anni. Tra i principali punti di forza della nuova tecnologia c’è l’ampia copertura anatomica che consente di acquisire immagini ad altissima risoluzione come cervello, cuore, fegato e pancreas nel tempo di una singola rotazione di 0,28 secondi. L’acquisizione della “Revoluzione Ct” realizzata da GE Healthcare ha fatto fare all’ospedale Giglio un grande salto nell’offerta sanitaria che il presidente della Fondazione, Giovanni Albano, ha fatto rientrare in un processo di arricchimento tecnologico sostenuto da importanti investimenti. “La Fondazione Giglio – ha detto – ha speso per l’adeguamento delle strutture in tutti i reparti 15 milioni in 18 mesi appena. Sono fondi europei ma anche contribuzioni private. L’innovazione è il punto di forza di un ospedale che si propone ormai come presidio di riferimento per tutta la Sicilia”. (ANSA).


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