MESSINA – La Uil e la Uil-Fpl di Messina, con una missiva indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, al governatore di Sicilia, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al presidente della VI Commissione regionale, Margherita La Rocca Ruvolo e per conoscenza al direttore generale dell’Irccs-Neurolesi, Vincenzo Barone, chiedono chiarimenti riguardo la possibile trasformazione dell’Irccs-Neurolesi in Fondazione a capitale pubblico-privato. La nota dai toni molto forti è firmata da Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pippo Calapai e Corrado Lamanna, rispettivamente segretario generale e coordinatore provinciale area medica della Uil-Fpl Messina. Ecco il testo della nota inviata dai dirigenti sindacali.
La UIL e la UILFPL di Messina, presa visione della nota prot. N.11199 del 16/09/2020 dell’IRCCS Neurolesi Bonino Pulejo di Messina e della nota di riscontro alla stessa del 9/09/2020 del Ministero della Salute, hanno appreso che il Direttore Generale ed il Direttore Scientifico del predetto Istituto hanno inviato al Ministero della Salute una richiesta di trasformazione dell’IRCCS Neurolesi in Fondazione.
Tale richiesta ha suscitato notevolissime preoccupazioni tra i numerosissimi lavoratori dell’IRCCS Neurolesi di Messina. Infatti, non si spiega lo sfrenato movimentismo, specie del Direttore Scientifico dell’IRCCS prof. Bramanti, già in quiescenza e il cui incarico di Direttore Scientifico scadrà tra pochissimi mesi, il quale, per altro, è stato il protagonista della ormai ben nota questione riguardante l’APP Sicilia Sicura e, recentemente, ha inspiegabilmente chiesto la chiusura dei centri Spoke di neuro-riabilitazione siciliani gestiti dall’IRCCS Neurolesi di Messina.
E’ opportuno ricordare che l’IRCCS Neurolesi di Messina è un Ente Pubblico che, a seguito della legge regionale n. 24/2015, ha assorbito l’Ospedale Piemonte. Tale ospedale, non dimentichiamolo, è stato salvato grazie all’impegno profuso da migliaia di cittadini messinesi che, a seguito di una straordinaria mobilitazione popolare, hanno ottenuto dall’Ars l’approvazione, pressochè unanime, della citata legge n. 24/2015.
L’eventuale trasformazione dell’IRCCS in Fondazione garantirà l’esistenza dell’Ospedale Piemonte? Noi temiamo di NO. Si fa, inoltre, presente che l’art. 2 del Decreto Legislativo 288/2003 prevede la trasformazione degli IRCCS in Fondazioni solo ed esclusivamente per quelli esistenti alla data in vigore della Legge n. 3 del 16/01/2003, mentre l’IRCCS Neurolesi di Messina è stato riconosciuto in data 4 marzo 2006. Le Fondazioni avranno natura giuridica pubblica, però saranno aperte alla partecipazione di soggetti pubblici e privati e saranno gestite da un Consiglio di amministrazione con rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche e Private.
Non vorremmo minimamente immaginare che chi esce dalla porta intenda entrare dalla finestra…! Appare, quindi, chiara la risposta del Ministero della Salute che evidenzia come per la fattispecie della trasformazione degli IRCCS in Fondazione non esistono casi analoghi, passando la palla direttamente alla Regione Sicilia. Pertanto, manifestiamo la nostra forte preoccupazione per una questione che investe il tessuto sociale della città di Messina. In tal senso, ci domandiamo: chi pensa di ottenere giovamento o benefici da tale proposta?Forse i privati che entreranno a far parte della Fondazione?
Tenuto conto degli enormi timori che accompagnano la preoccupante operazione, appare opportuno non dimenticare che, da parte dell’IRCCS Neurolesi di Messina, ci sono ben 91 milioni di euro da spendere. Con la Fondazione tutti gli Operatori dell’IRCCS saranno garantiti? Insomma, si paventa, sic et simpliciter, la privatizzazione dell’IRCCS Neurolesi di Messina. Pertanto, alla luce di quanto espresso, la UIL e la UIL FPL di Messina chiedono un immediato confronto con le Autorità in indirizzo al fine di poter chiarire i tantissimi dubbi attualmente esistenti che, fra l’altro, rappresentano un fortissimo motivo di preoccupazione per i lavoratori dell’IRCCS Neurolesi di Messina.