AGRIGENTO – Franco Miccichè è il nuovo sindaco di Agrigento. L’ex assessore e medico agrigentino si è imposto al turno di ballottaggio sul sindaco uscente Lillo Firetto ottenendo il 60,43% pari a 13.156 voti. Si conclude dopo un solo mandato, quindi, l’esperienza di Firetto alla guida del comune di Agrigento: l’ormai ex sindaco non va oltre il 39,57% ottenendo poco più di 8 mila voti.
La città, come già si era intravisto al primo turno, ha espresso la volontà di cambiare rotta scegliendo forse l’alternativa più distante a Firetto. “Sono così emozionato che non riesco a trovare le parole – ha affermato il nuovo sindaco -, un risultato strepitoso, non me lo aspettavo. Agrigento ha dimostrato di volermi bene. Sarò il sindaco di tutti, il sindaco che ascolta. Ogni giorni gli agrigentini mi devono venire a trovare e la mia porta sarà sempre aperta. Dedico la vittoria alla mia famiglia”. E infine una battuta rivolta anche al sindaco uscente: “Una competizione dura e con toni accesi ma a Firetto mando un abbraccio affettuoso perché stima e affetto vanno oltre ogni bega politica”.
Le operazioni di voto sono cominciate dopo le 14 e fin da subito i risultati usciti dai primi seggi hanno dato un segnale inequivocabile: su cinquantacinque sezioni solamente tre sono andate a Firetto. A tal punto che già nel primo pomeriggio si respirava aria di festa al comitato elettorale di Miccichè, al viale della Vittoria. Il primo a rompere il silenzio è stato Roberto Di Mauro, deputato regionale e big sponsor di Miccichè: “Mi aspettavo un distacco più netto ma va bene così”.
Soddisfazione anche per Diventerà bellissima e Forza Italia che, dopo il sostegno a Marco Zambuto al primo turno avevano deciso di allearsi con Miccichè al ballottaggio: “Sono contenta che ad Agrigento abbia prevalso il cambiamento – ha affermato Giusi Savarino, deputata regionale di Db -, così come sono soddisfatta che Diventerà Bellissima abbia segnato anche questa vittoria”. Il partito del presidente della Regione, in virtù dell’apparentamento con Miccichè, entra sia nella giunta del nuovo sindaco, con l’assessore Gianni Tuttolomondo, che in consiglio comunale con i consiglieri Claudia Alongi e Roberta Zicari.
Nella nuova giunta spazio anche a Forza Italia e Vox Italia, il movimento riconducibile al filosofo Diego Fusaro. Delusione al comitato elettorale di Lillo Firetto dove nessuno in un primo momento ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma alla fine ha parlato il candidato sindaco sconfitto: “È stata una campagna lunga e particolare, difficile sia per il distanziamento sociale sia per le condizioni di partenza – le parole di Firetto -. In Sicilia, il centrodestra ha oltre il 60% dei consensi e anche ad Agrigento, dopo il primo turno, tutti i mestieranti della politica sono confluiti sul nostro avversario. Abbiamo dato tanto in questi cinque anni di amministrazione, abbiamo raggiunto più di ottomila preferenze e messo in crisi un sistema che ha tenuto prigioniera per anni la città. Siamo stati qui, a combattere fino all’ultimo, per provare a ridare una nuova speranza ad Agrigento”. E ancora: “Siamo riusciti a creare una coalizione civica, popolare e riformista, dalle idee chiare, dai toni eleganti ma decisi, con quella autorevolezza che serve nei momenti più critici della storia della città – ha aggiunto – . Il traino della Lega e della destra ha però sortito il suo effetto, anche se la mia azione amministrativa è stata riconosciuta. Dispiace per l’occasione persa, perché abbiamo giocato solo il primo tempo di una partita fondamentale per la nostra città”.