CATANIA – Un confronto tra Alfio Ruggeri e Delfo Amarindo. L’ex esponente del clan Nardo e l’ex dipendente della discarica gestita (fino al loro arresto) dai Leonardi si troveranno faccia a faccia, anche se in video conferenza, il prossimo 19 novembre al Palazzo di Giustizia di Catania. L’occasione sarà l’udienza del processo d’appello per l’omicidio di Santo Gallo commesso nel 2002. Alla sbarra alcuni esponenti del clan Nardo Michele D’Avola, Fabrizio Iachininoto, Paolo Sebastiano Furnò e Francesco Insolia.
Il presidente della Corte d’Appello ha accolto la richiesta delle difese di ascoltare Alfio Ruggeri dopo l’esame di Amarindo, che ha deciso di collaborare con la giustizia a seguito dell’inchiesta Mazzetta Sicula dello scorso giugno che ha portato al sequestro della discarica di Lentini e di contrada Grotte San Giorgio a Catania.
Già in quelle carte sono finite le dichiarazioni di Alfio Ruggeri che parla dell’inquietante retroscena dell’omicidio di Santo Gallo. E racconta che Delfo Amarindo avrebbe assistito all’esecuzione mafiosa avvenuta all’interno della discarica e avrebbe “aiutato” a seppellire il cadavere tra i rifiuti. Una verità ammessa dall’ex dipendente della Sicula Trasporti che nella scorsa udienza ha evocato dettagli agghiaccianti di quel delitto, nato nella guerra tra i Nardo di Lentini e i Campailla di Scordia.
L’esame in parallelo affronterà precisi aspetti dei racconti dei collaboratori di giustizia sulla ricostruzione di quella notte del 22 marzo 2002.