ACIREALE – La nota del comitato presieduto da Gianluca Cannavò: riceviamo e pubblichiamo.
La nota
La popolazione di Acireale e il suo Ospedale continuano ad essere al centro di stucchevoli teatrini che hanno un unico effetto, quello di cercare di prendere in giro la popolazione. La misera elemosina di una Tac, lo abbiamo detto in tutte le salse, non può essere contrabbandata come un vantaggio ottenuto da chissà chi. E’ l’ulteriore tentativo mistificatore posto in essere da chi ha fortissimamente voluto che l’Ospedale di Acireale venisse trasformato in un lazzaretto e di questo tutti, dico tutti, senza eccezione alcuna in quanto a posizione politica, saranno chiamati a risponderne al momento opportuno. Ma la beffa più grave compiuta sulla “pelle” del nostro Ospedale e di una fascia di popolazione che va ben oltre Acireale, riguarda il numero dei posti letto effettivamente occupati da malati di Covid, sicuramente di gran lunga più basso rispetto a quelli disponibili. Con assoluta certezza possiamo affermare che, a volere essere di manica larga, non si va oltre i 50 ricoverati a fronte di una capienza che supera i 150 posti. Ebbene, i soloni che si occupano dell’emergenza Covid hanno avuto la sfrontatezza di requisire un Ospedale intero per usarne meno di un terzo, mentre gli abitanti della zona jonico-etnea sono costretti a girovagare da una struttura all’altra per altre patologie. Se non è una vergogna questa, cosa di dobbiamo aspettare ancora? Costoro che hanno infierito sulla Sanità acese sappiano che la recita è finita, ormai sono stati smascherati. Altro che Tac.