PALERMO – Sarà un’inchiesta a spiegare le cause della morte di un bimbo nato prematuro all’ospedale Civico di Palermo. Si parla di un’infezione, ma i genitori vogliono risposte più chiare e si sono rivolti ai carabinieri.
Il piccolo Nathan è deceduto il 6 febbraio scorso dopo avere trascorso 26 giorni in incubatrice. Era infatti venuto alla luce prematuramente. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha aperto un fascicolo e ha disposto, oltre al sequestro della cartella clinica, una serie di accertamenti per scoprire la causa del decesso.
Agli atti c’è la ricostruzione della mamma trentasettenne. Il bimbo è nato il 12 gennaio scorso. Da allora è rimasto ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale. I genitori sono andati ogni giorno in ospedale per avere notizie sul bimbo le cui condizioni erano fragili.
Poi però, secondo quanto sarebbe stato riferito dai medici ai genitori, le sue condizioni sono migliorate. Piangeva, teneva gli occhi aperti e prendeva il latte dal biberon. Quindi un nuovo peggioramento. Il bimbo ha iniziato a mostrare segni di sofferenza. Alla richiesta di chiarimenti i medici avrebbero detto ai genitori che i parametri erano comunque nella norma.
Il 2 febbraio dall’ospedale hanno chiamato la madre. Serviva la sua autorizzazione per effettuare sul piccolo una puntura lombare perché sospettavano la presenza di un’infezione. I genitori si sono precipitati in ospedale, il bambino era intubato. Hanno iniziato a dormire in macchina vicino all’ospedale. Notti di angoscia. L’urinocoltura ha fatto emergere un’infezione da batterio. Il piccolo non si è più ripreso ed è morto. I genitori hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri.