PALERMO – Ancora una volta il PalaMangano è indiretto protagonista della stagione del Green Basket. Per un’altra settimana infatti il palazzetto, sede degli allenamenti e delle partite della formazione biancoverde, ha riscontrato problemi nell’impianto idraulico, con l’impossibilità da parte degli atleti di usufruire dell’acqua calda per le docce, quest’ultime al momento inutilizzabili per un altro guasto. Questo ultimo imprevisto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Giuseppe Lombardo, capitano dei palermitani, che ha deciso di sfogarsi contro questi problemi che si aggiungono alla difficile stagione del Green.
“Mi faccio portavoce dei tanti atleti di tutte le età e di tutte le squadre che, visto anche il clima di questi giorni, non possono permettersi di non fare la doccia al termine degli allenamenti, rischiando di ammalarsi nel tragitto verso casa. C’è gente che abita lontano dal palazzetto e prendersi una febbre in questo momento per i disagi del PalaMangano non è proprio il massimo!”
Il numero 14 biancoverde sottolinea come questi “imprevisti” siano ormai abitudine, nell’impianto palermitano. “Sono circa 7 anni che sono al Green Basket, e questa non è la prima volta che il PalaMangano ha questi problemi: una volta è l’indisponibilità del campo, un’altra volta manca l’acqua calda o ci sono problemi nell’impianto idraulico, sono problemi che ad intermittenza stiamo avendo dall’inizio del campionato ed è successo anche negli anni passati. Una serie di problemi che dopo 20 anni passati a girare l’Italia ho riscontrato solo qui a Palermo. Chiaramente è una situazione spiacevole, che si aggrava già alle condizioni non facili legate al Covid, con tutte le precauzioni e le misure prescritte dal protocollo della Federazione. In 20 anni di carriera e almeno 10 squadre cambiate, questa è una roba che ho visto solo a Palermo. Anche perché se, nel corso delle partite, manca l’acqua calda, la società e quindi il Green viene sanzionata economicamente dalla Fip, e questo non è tollerabile per un problema che non dipende assolutamente noi!. In tutto questo ci tengo a ringraziare tutti gli operatori comunali dell’impianto, sono disponibilissimi ad aiutarci con ogni nostra esigenza, fanno il loro mestiere al 100% e non sono assolutamente responsabili di questo disagio”.
Altra disparità che si aggiunge al campionato del Green è la mancanza di un pubblico anche contingentato, che possa assistere dalle tribune alle partite dei palermitani, cosa che invece accade con le altre formazioni del girone. “Noi andiamo in tutti i campi d’Italia e ci sono dei protocolli che consentono ai tifosi di assistere alle partite dalle tribune, mentre noi siamo costretti a giocare sempre a porte chiuse perché il PalaMangano non ha l’agibilità. E’ assurdo come a marzo, con la stagione iniziata a settembre, ci siano ancora questi problemi rimasti senza una soluzione. Questa città merita un palazzetto che sia a disposizione della squadra, essendo la prima formazione di basket della città e l’unica compagine cestistica palermitana a partecipare ad una competizione nazionale”.