CATANIA – Il procedimento non sarà riunito con il troncone principale del processo sui concorsi truccati all’Università di Catania. La gup Simona Ragazzi ha rigettato la richiesta di alcuni difensori che hanno depositato istanza di poter far confluire anche le posizioni degli altri 45 imputati nell’udienza preliminare – programmata per domani – che vede accusati i due ex rettori Giacomo Pignataro e Francesco Basile insieme ad altri 8 prof di associazione a delinquere.
Nel corso dell’udienza che si è svolta a Bicocca sono state affrontate alcune questioni preliminari e sono state depositate le richieste di parte civile. Al centro di un serrato contraddittorio l’istanza della Onlus Trasparenza e Merito del ricercatore Giambattista Scirè. Il gup dopo aver ascoltato le ragioni delle difese – che chiedono di non ammettere l’associazione ha rinviato al 7 aprile per sciogliere la riserva.
Le accuse a vario titolo per i 45 imputati, tra cui figurano l’ex sindaco Enzo Bianco, l’ex assessore Orazio Licandro e l’ex procuratore capo Enzo D’Agata, sono turbativa d’asta, corruzione e induzione a dare e promettere utilità.
Al centro dell’inchiesta Università Bandita condotta dalla Digos un sistema volto a bandire concorsi accademici ad hoc per far vincere candidati prescelti.