Francesco Nasca, l’ex funzionario del Demanio imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, nel 2002 ha effettuato un sopralluogo nell’azienda confiscata ‘Calcestruzzi Ericina’, per effettuare una valutazione dei beni, in compagnia dei fratelli Alfio e Vincenzo Mannina, quest’ultimo successivamente condannato per mafia. Lo ha detto oggi, dinanzi ai giudici del tribunale, il teste dell’accusa Giacomo Messina, responsabile amministrativo dell’azienda.
Il teste ha aggiunto che i fratelli Mannina “erano lì, come possibili acquirenti”. In pratica, il funzionario, senza alcuna autorizzazione da parte del Demanio, effettuò il sopralluogo, facendosi accompagnare da due imprenditori (titolari di una società di calcestruzzo a Valderice) che volevano acquistare l’azienda confiscata al boss Vincenzo Virga.
Vincenzo Mannina è l’imprenditore che si presentò poi al cospetto del Prefetto dell’epoca, Fulvio Sodano, manifestando la volontà di acquistare la società. La proposta non convinse il Prefetto: le indagini hanno poi appurato che Mannina agiva per conto di Cosa nostra, intenzionata a riappropriarsi dell’azienda. L’ex funzionario del Demanio, secondo l’accusa, si sarebbe adoperato per valutare la ‘Calcestruzzi Ericina’, ad un prezzo inferiore a quello di mercato.