Il Theatrum Orbis Terrarum, prezioso volume di Abramo Ortelio stampato per la prima volta nel 1570, torna a casa, ad Agrigento. Il “Teatro del Mondo”, considerato il primo atlante moderno, era stato trafugato all’inizio del novecento dal patrimonio librario della Biblioteca del vescovo Andrea Lucchesi Palli. Il libro è stato rintracciato a Bologna, grazie ad una brillante operazione dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, che ne hanno impedito l’imminente vendita all’estero.
Questa mattina la cerimonia di consegna alla Biblioteca Lucchesiana, luogo dove quasi un secolo fa era avvenuto il furto. Le complesse indagini sono state condotte dal reparto specializzato dell’Arma, coordinate dalla procura di Bologna, e svolte con l’ausilio dei Ris di Parma. Essenziali sono stati gli accertamenti storico bibliografico forniti dal direttore della Biblioteca Lucchesiana, attraverso i quali è stato possibile acquisire i dovuti riscontri inventariali del bene e datarne così la sottrazione in epoca antecedente al 1947.
Il Theatrum Orbis Terrarum consiste in una raccolta di mappe e testi che formano un libro caratterizzato da lamine di rame incise. Dopo le prime ristampe, l’autore revisionò e aggiornò diverse volte il volume fino alla sua morte avvenuta nel 1598. L’atlante, in ogni caso, continuò a crescere fino ad arrivare a comprendere ben 167 mappe e 183 riferimenti. All’evento di questa mattina, organizzato dal direttore della Biblioteca Lucchesiana don Angelo Chillura, hanno partecipato il colonnello dei carabinieri, Vittorio Stingo, il comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna, Tenente Colonnello Giuseppe De Gori, il vescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, il direttore del Parco Archeologico, Roberto Sciarratta e la funzionaria Rita Ferlisi, in rappresentanza del Soprintendente Beni culturali e ambientali di Agrigento. Il volume verrà esposto in vetrina per alcuni giorni.