L’Assemblea regionale siciliana ha approvato una mozione bipartisan con la quale impegna il governo regionale a chiedere all’esecutivo nazionale di rinviare di un anno l’applicazione in Sicilia della riforma della scuola superiore. Analoga richiesta avanzata dalla provincia autonoma di Bolzano per l’Alto Adige ha gia’ avuto il via libera del governo. Nella mozione viene espresso un parere negativo sui regolamenti di riforma che, dice il testo, “produrranno incertezze” riguardo all’offerta formativa , renderanno impossibile una programmazione territoriale, causeranno un ulteriore taglio degli organici “rischiando di compromettere definitivamente la qualita’ della scuola pubblica in Sicilia”. Per il segretario generale della Flc Cgil siciliana, Giusto Scozzaro, “la mozione e’ un atto politico importante e di responsabilita’ da parte del Parlamento regionale che e’ consapevole della gravita’ della situazione e delle ricadute negative della riforma per la nostra regione”. Solo alle superiori sono 1.568 le cattedre che andrebbero perdute: Si aggiungono 5.029 posti tra scuola elementare e media (di questi 3.329 di docenti e 1.700 di personale tecnico amministrativo). “Un dramma occupazionale dunque- commenta Scozzaro- ma anche un dramma sociale dato dalla inevitabile diminuzione e dal peggioramento che ne conseguiranno dell’offerta formativa in una regione che gia’ sconta pesanti gap e per la quale l’investimento sulla conoscenza sarebbe invece un passaggio fondamentale”.
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