Dagli appalti alle assunzioni. Sanità, l'opposizione attacca Faraoni

Dagli appalti alle assunzioni. Sanità, l’opposizione attacca Faraoni

Polemiche e tensioni in Aula. Gli interventi

PALERMO – L’opposizione attacca sulla sanità durante la discussione sulla manovra all’Ars. Nel mirino l’assessorato guidato da Daniela Faraoni.

Cracolici: “C’è un problema nell’assessorato”

“La misura del personale comandato all’assessorato alla Salute è stata attivata almeno 15 anni fa, era contenuta nella legge di riforma del 2009. La norma che autorizzava – prima l’assessorato alla Salute e poi qualche anno dopo quello al bilancio – di avvalersi di personale comandato da altre amministrazioni riguardava una decina di unità al massimo”.

Sono le parole del deputato Pd e presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici, che interviene in Aula durante la discussione della manovra.

“Oggi siamo arrivati a oltre 29. Perché il personale è triplicato – aggiunge Cracolici – negli ultimi anni all’assessorato alla salute? Credo sia arrivato il momento di istituire una commissione di inchiesta sulla sanità e sulla gestione dell’assessorato in Sicilia, abbiamo il dovere di capire cosa è successo nella nostra Regione”.

“La commissione Antimafia si sta, tra l’altro, occupando della gara sugli elicotteri del 118 su cui è intervenuta pesantemente l’Anac con una richiesta di chiarimenti all’amministrazione regionale, rilevando che l’expertise non aveva le competenze specifiche richieste, mentre il rup non poteva essere reiterato secondo le norme anticorruzione. È evidente che c’è un problema all’interno dell’assessorato, chi ha fatto queste operazioni – conclude il presidente della commissione Antimafia – doveva avere una copertura politica da parte delle autorità di governo”, ha concluso.

Catanzaro (Pd): “Basta nefandezze in sanità”

“Dietro il diritto alla salute dei siciliani si consumano giochi di potere inaccettabili. Quanto emerso oggi in Aula durante la discussione sulla Finanziaria regionale, è l’ennesima nefandezza sulla sanità”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars commentando quanto emerso dopo l’intervento di Ismaele La Vardera a Sala d’Ercole.
     “Mentre ospedali e pronto soccorso sono allo stremo, con una carenza cronica di medici e infermieri e cittadini costretti ad attendere mesi per una visita o un esame urgente, apprendiamo di incarichi negli uffici regionali accompagnati anche da retribuzioni molto elevate, segno di una gestione piegata a logiche di spartizione e favoritismi. È inaccettabile – conclude Catanzaro – che, dietro il sacrosanto diritto alla salute, si nascondano giochi politici che nulla hanno a che fare con il bene pubblico”.

Dipasquale (Pd): “Sicuri che i soldi serviranno per curare i siciliani?”

“Siamo sicuri che i fondi destinati alla sanità saranno davvero utilizzati per curare i siciliani e non per alimentare un sistema marcio? La domanda sorge spontanea, alla luce delle intercettazioni e dei numerosi fatti di cronaca che coinvolgono la sanità in Sicilia”, dichiara il deputato del Pd all’Ars Nello Dipasquale.

“Politicamente, l’intervento dell’assessore Faraoni appare debole e privo di garanzie concrete – ha aggiunto Dipasquale –. Si è limitato ad assicurare che non ci saranno più problemi e che tutto verrà risolto, ma noi faremo da sentinelle nei nostri territori e vigileremo affinché nessuno resti escluso e vengano forniti riscontri nei tempi dovuti. In caso contrario, chiederemo conto e ragione di ogni ritardo o omissione. E se le rassicurazioni fornite non dovessero trovare riscontro nei fatti, metteremo in campo ogni iniziativa necessaria, fino a forme di mobilitazione nei confronti delle Asp dei territori interessati. A noi – ha concluso il deputato del Pd – interessa solo che i cittadini siciliani possano curarsi”.


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