CATANIA – “La formazione è il primo strumento che ci permette di sconfiggere la mafia”. Adolfo Urso, senatore (metà veneto e metà siciliano) di FdI e presidente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo sul lavoro degli 007, pensa alla centralità della scuole per continuare quell’opera che viene da lontano sul contrasto ai clan. “L’Italia è riuscita ad attrezzarsi per sconfiggere la mafia seguendo i flussi di denaro. L’esempio che ci hanno dato grandi magistrati come Falcone e Borsellino che hanno pagato con la vita forse proprio per questo…”. Parole pronunciate a Catania a margine dell’incontro istituzionale con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“La sicurezza del Paese passa dal tema della criminalità organizzata – ha aggiunto il presidente del Copasir – così come da quello dell’immigrazione clandestina con tutto ciò che ne consegue. C’è una strategia nazionale, c’è una strategia europea”.
Urso ha detto: “Il presidente Draghi ha indicato l’agenda digitale come presupposto per l’ulteriore crescita economica del Paese e tecnologia e l’innovazione sono tematiche certamente interconnesse con la sicurezza e la politica estera in Italia. I progetti innovativi per l’energia rinnovabile, l’economia digitale, una rete infrastrutturale che consenta gli investimenti dall’estero sono l’obiettivo a cui puntare e la Sicilia ha tutte le carte in regola per questa ambizione. Per questo deve però – ha continuato – avere il supporto forte e convinto di Roma e Bruxelles. Non può esserci sviluppo se non c’è sicurezza e viceversa”.
Il ruolo dell’Isola
Davanti a tutto questo, nelle analisi del presidente Copasir, l’Isola potrebbe ritagliarsi un ruolo fondamentale: “La Sicilia è punto nevralgico per quanto riguarda lo sviluppo dell’economia del futuro e dell’economia verde, su cui già il Governo e l’Europa hanno posto l’accento. Ed è punto nevralgico per quanto riguarda l’economia digitiate. Economia verde e digitale trovano dunque in Sicilia un punto di partenza favorevole per l’intero sviluppo del Paese. Di questi argomenti si occupa anche il Copasir”.
“Mantenere in Italia e in Europa una filiera sanitaria integrata – ha detto ancora Urso – può meglio aiutarci nel fronteggiare la pandemia. Ecco perchè oggi le tematiche che riguardano lo sviluppo sociale e economico e soprattutto la tecnologia e l’innovazione sono fondamentali, interconnesse con la difesa, con la sicurezza, con la politica estera in Italia, in Europa e nell’Alleanza Atlantica di cui l’Italia fa parte”.
Il Ponte
Musumeci gli fa sponda: ”Ecco perché l’obiettivo al quale lavora il Governo regionale – ha aggiunto – è quello di dotare l’Isola di sufficienti infrastrutture strategiche per potersi candidature a giocare questo ruolo importante. Le opportunità di crescita economica che oggi offre l’Europa – ha sottolineato il governatore siciliano – ci consentono di giocare a campo aperto con l’orgoglio e la consapevolezza di poter acquisire un protagonismo che ci liberi dalla marginalità dall’Europa in cui fino ad ora siamo stati costretta a vivere”.
A margine dell’incontro di stamane con il presidente del Copasir, Musumeci è tornato a parlare dell’incompiuta per eccellenza, il Ponte: “Non ci può essere una terra appetibile come la Sicilia per nuovi investimenti se gli uomini e le merci non si muovono celermente – ha aggiunto – Ecco perchè il Ponte sullo Stretto ci consente di attraversare quei tre chilometri in due minuti e non in un’ora e mezza. Questo e’ importante e credo che anche a Roma lo hanno finalmente capito”.
Immigrazione e/o accoglienza
Il tema dell’Immigrazione torna nuovamente anche nella visione strategica del presidente della Regione, appunto perché investe in primo luogo il ruolo della Sicilia quale estremo confine dell’Europa a Sud: “Noi siamo per l’immigrazione regolare, per quella immigrazione cioe’ che sottrae i migranti allo sfruttamento di spregiudicati. L’immigrazione regolare contiene un processo di integrazione a cui tutti dobbiamo lavorare a cominciare dalla Regione Siciliana. Altra cosa sono i carnefici, i mercanti di carne umana – ha detto ancora – che invece continuano a essere alimentati dall’indifferenza di alcuni Paesi di frontiera e dalla ipocrisia di alcuni Paesi europei che fanno finta di piangere quando si raccolgono cadaveri a mare e invece quando questo potrebbe essere evitato, si girano dall’altra parte”.
La polemica con i dem
L’incontro di stamane ha suscitato anche polemiche in zone Pd. Enrico Borghi, deputato dem e componente dell’Ufficio di presidenza del Copasir, scrive su Twitter. “Leggo che il Presidente del Copasir oggi ha incontrato il Presidente della Regione Sicilia in ‘visita ufficiale’. Non sapevo che il presidente di una commissione bicamerale avesse pari rango del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio. In ogni caso l’incontro non è stato deliberato dall’Ufficio di presidenza del Comitato”.