Condannato a due anni per aver predisposto l’annullamento delle multe ai danni di un assessore e consorte, del monsignore, del vice presidente del consiglio comunale. È successo a Salvino Caputo, oggi deputato del Pdl in sala d’Ercole, ma all’epoca dei fatti sindaco di Monreale. E proprio in qualità di primo cittadino, Caputo firmò alcune determine sindacali con le quali venivano abbonate le sanzioni al codice della strada, ritenute ieri illegittime dal tribunale di Palermo, che lo ha condannato a due anni.
Caputo non nega di aver firmato quelle determine, ma rilancia: “La responsabilità non può essere attribuita al sindaco, ma ai funzionari che predispongono gli atti. Poi io preferisco non commentare le impugnarle. Ed è proprio quello che conto di fare. Vede – prosegue Caputo – bisogna fare una precisazione sull’intera vicenda. Da sindaco di un comune come Monreale, firmavo tantissimi documenti ogni giorno. È chiaro che non potevo leggerli tutti. Sono i funzionari che predispongono le carte che successivamente i sindaci firmano”.
“Se avessi dovuto controllare tutto, avrei condannato l’amministrazione alla paralisi. I reati contestati non sussistono, perché la responsabilità, ripeto, è’ dei funzionari che predispongono le carte. Se i provvedimenti fossero stati scritti da me, avrei meritato non due ma vent’anni. Ma qui nessuno contesta il fatto che sia stato io a scrivere le determine. Determine che, tra l’altro, non erano nemmeno esecutive, ma dovevano successivamente passare al vaglio della polizia municipale. Da sindaco ho sempre operato nel rispetto della legge e questo lo sanno tutti, poi nella vita si sbaglia – conclude l’ex primo cittadino di Monreale – Forse il mio errore è stato quello di fidarmi troppo”. (mdp)