Ancora guai per Maurizio Zamparini e i suoi ipermercati. Per il patron del Palermo calcio, infatti, oggi è il giorno in cui il tribunale del Riesame di Napoli affronterà il ricorso della Procura contro la decisione del Gip che ha negato l’arresto di Zamparini, respingendo in tutto dieci misure cautelari chieste a vario titolo tra domiciliari, divieti di dimora ed interdizioni ai pubblici uffici. Lo rivela questa mattina il “Fatto Quotidiano”, che riprende l’accusa contenuta negli atti scritti dal pm Antonio Clemente, attraverso i quali la procura di Benevento ha chiesto l’arresto di Zamparini. Le accuse vanno dalle ‘semplici’ corruzioni alle truffe, dalle mazzette fino alle promesse di posti di lavoro per ammorbidire i meccanismi burocratico-amministrativi, in vista dell’apertura del centro commerciale “I Sanniti”, a Benevento, “pur con vistose carenze strutturali”, scrive Clemente. Nell’ambito della stessa inchiesta Clemente Mastella e sua moglie Sandra, un assessore beneventano e altre otto persone tra dirigenti e funzionari comunali, tecnici e collaboratori dell’imprenditore friuliano.
Nelle prossime settimane verrà invece discussa in Cassazione un’altra richiesta di Antonio Clemente, il sequestro dell’ipermercato, valutato 17 milioni e mezzo di euro, e delle azioni del Palermo calcio di proprietà di Zamparini, per un valore nominale di quasi 25 milioni di euro.
