CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Riscatto immediato per l’Orlandina di coach Griccioli, che dopo la sconfitta ad Avellino si rifà con gli interessi, portando a casa una vittoria di prestigio contro la Dinamo Sassari. Al PalaRockfeller di Cagliari, i paladini si aggiudicano il Trofeo Città di Cagliari, al cospetto di una delle italiane che parteciperà alla prossima Eurolega, sebbene in condizioni non ancora ottimali. Romeo Sacchetti, il grande ex di giornata, non schiera l’ultimo arrivato Marco Cusin; mentre Capo d’Orlando si presenta sul parquet col quintetto tutto americano: Flynn da play, gli esterni Freeman e Burgess, Archie da quattro e Hunt da pivot.
Inizio equilibrato nel primo parziale, con Sassari che cerca lo strappo mettendo in mostra tutto l’atletismo dei suoi giocatori. Brooks si rende protagonista di una stoppata su Hunt, e sulla transizione successiva si scatena Lawal con due schiacciate. il +3, massimo vantaggio per i padroni di casa, dura poco: Burgess e Freeman vogliono dimostrare che la sfida di Avellino, con percentuali basse dall’arco, è stata soltanto un episodio. Tre triple dei due americani ribaltano la situazione, poi nel finale due canestri di un positivo Hunt permettono all’Orlandina di chiudere sul 23-20 alla prima sirena. Nel secondo quarto, Capo d’Orlando dilaga. Basile prima inventa per Hunt e poi mette a segno una delle sue classiche triple, portando la squadra di Griccioli sul +10. Sassari dimezza lo svantaggio con un canestro dall’arco di Logan e il solito Lawal, ma i siciliani ristabiliscono nuovamente la doppia cifra di vantaggio. Nicevic e Basile guidano un parziale 8-0, chiuso da un canestro di Flynn per il momentaneo +13, massimo vantaggio Orlandina. Nel finale, l’1/2 dalla lunetta di Dyson fissa il risultato sul 28-40 all’intervallo lungo.
Al rientro in campo è tutta un’altra Sassari, ma anche tutta un’altra Orlandina. Parziale 11-0 per i sardi, con 8 punti di un Dyson scatenato, e svantaggio ridotto ad un solo punto. La difesa della squadra di Meo Sacchetti è perfetta e costringe Burgess e Freeman a “raffreddare” le loro percentuali al tiro. Il cambio di rotta, per l’Orlandina, arriva però con le prime sostituzioni del terzo quarto: tanta esperienza in campo per i paladini, con Basile in cabina di regia a rimettere ordine ad una situazione che sembrava sfuggita di mano. L’Orlandina ricostruisce mattone su mattone un vantaggio rassicurante, che arriva sulla doppia cifra con i canestri di Nicevic e tocca il +14 con il 4/4 ai liberi di Pecile. Con questo strappo si arriva al quarto finale, che si apre con un deja vu della frazione di gioco precedente: parziale 10-0 per Sassari, con Sanders e Todic sugli scudi, interrotto solo da un gioco da tre punti di Hunt, che mantiene Capo d’Orlando a tre possessi di vantaggio. Sassari prova a velocizzare il gioco per provare un’ennesima rimonta, ma i 4 punti segnati a pochi secondi dalla fine non bastano. Termina 75-71 per l’Orlandina.
Soddisfatto, e non può essere altrimenti, il tecnico Giulio Griccioli, che al termine della sfida si complimenta con i suoi per l’intensità messa sul parquet cagliaritano: “Vincere dà sempre soddisfazioni, ma una sconfitta non sarebbe stata un problema. Abbiamo fatto una gara solida, siamo stati bravi a giocare per la prima volta in questo precampionato 40’ d’intensità contro una squadra di livello altissimo. Abbiamo resistito al loro ritorno, dando segnali di forza. Fa piacere vincere anche in precampionato, ringraziamo la FIP Sardegna che ci ha invitato e adesso torniamo a Capo più fiduciosi, ma con la consapevolezza che bisogna lavorare ancora”.
DINAMO SASSARI – ORLANDINA 71-75 (20-23; 28-40; 47-61)