PALERMO – Era una sfida dal notevole significato politico quella di Gela, dove si era sperimentato una sorta di patto del Nazareno tra Pd e Forza Italia in chiave antisovranista. E il candidato di forzisti e dem Lucio Greco l’ha spuntata, seppur di misura, sul leghista Giuseppe Spata. L’avvocato Greco, che aveva chiuso avanti la sfida a primo turno, ha ottenuto il 52,3 e nella notte sono scattati i festeggiamenti al suo quartier generale. Spata era sostenuto anche da Fratelli d’Italia e Udc e su di lui avevano puntato anche dei “dissidenti” di Forza Italia. E al ballottaggio ci si aspettava anche un aiuto dei voti grillini.
Alla partita di Gela guardavano con interesse quei politici come Gianfranco Micciché che teorizzano un patto tra moderati e riformisti in chiave antipopulista anche a livello regionale, una prospettiva che però non piace alla maggioranza del Partito democratico. “Farò di tutto perché Gela possa tornare a rialzarsi. Sono e sarò l’amico dei cittadini, la mia porta sarà aperta a tutti”, ha detto il nuovo sindaco intervistato dalle tv locali.
“Delusione per il risultato – ha detto l’altro candidato non eletto, Giuseppe Spata – ma accettiamo il responso e … onore a Greco”.