NOTO – Si è tenuta presso i bassi di Palazzo Ducezio a Noto, ieri 3 Agosto alle ore 21 il Finissage dell’artista Mario Rapisardi. Intitolata Kn la mostra ha visto l’intervento dell’ editore Danny Antonello e dell’artista Juri Camisasca. Kn è il nome del libro che Carlo Belli giornalista, letterato, critico d’arte, archeologo, pittore e musicista scrisse nel 1933. Testo definito da Kandinsky “il vangelo dell’arte chiamata astratta” ora ripubblicato dalla casa editrice Giometti & Antonello.
“Un manifesto contro la poltroneria, la stanchezza dell’accettare i concetti così come sono” questa la breve ed immediata definizione dell’editore Antonello. “La formula della mutazione: della K materia del colore e le sue continue “n” mutazioni” questo è la chiave di lettura che ne da il pittore catanese che dall’Umbria a Venezia, approda a Noto, dove vive da quasi dieci anni. In piena linea Kn, le opere di Rapisardi sono un’archeologia, una ricerca costante del segno nucleico, un’immensa ricchezza di segni e simboli mutevoli nella materia per astrarre da essa. Un intervento di Juri Camisasca introdurrà alla partecipazione. Peppe di Mauro, percussionista, interverrà con una dissonanza su “Neroli” opera del musicista Britannico Brian Eno. A rafforzare il lavoro del Rapisardi parte della mostra è dedicata alla proiezione del video realizzato da Marco de Marco, videomaker tornato da un anno a Noto che ha voluto attraverso lo stesso, documentare le varie fasi e la complessità nascosta dietro ogni dipinto del pittore catanese.