PALERMO – Il 2015 porterà al Renzo Barbera un Cagliari diverso da quello che ha chiuso l’anno in declino. Un cambiamento necessario, vista la classifica deficitaria e le difficoltà incontrate da Zeman nell’applicare il suo 4-3-3, un marchio di fabbrica accantonato nell’ultima apparizione in campionato nella speranza di poter portare a casa un risultato utile con la Juventus. Impresa fallita e, come ben noto, esonero notificato nel corso delle vacanze natalizie. Il Cagliari è oggi la squadra di Gianfranco Zola e, sebbene il tecnico sardo non abbia particolare intenzione di rivoluzionare sin da subito l’assetto tattico, va da sé che verrà apportato qualche cambiamento strutturale all’undici titolare.
Il test contro il Lanusei che ha chiuso ufficialmente il 2014 cagliaritano ha dato qualche indicazione in proposito: modulo confermato, col 4-3-3 prima opzione anche per l’ex tecnico di West Ham e Watford, uomini ruotati per capire chi è nel migliore stato di forma. Le risposte ottenute sono decisamente positive, anche se da prendere con le pinze. In evidenza l’attaccante Samuele Longo, bomber di coppa sotto la guida di Zeman e candidato principale ad una maglia da titolare con Zola. Per lui una tripletta nel test infrasettimanale e una forte candidatura al ruolo di centravanti, date anche le condizioni fisiche non ottimali di Marco Sau, che sta procedendo con il programma di recupero in vista del match di Palermo.
L’unico cambio certo sembra essere quello al centro dell’attacco. Accanto a Longo stazioneranno infatti i titolari Ibarbo e Cossu, così come nei reparti di difesa e centrocampo Zola dovrebbe affidarsi alle prime linee. Balzano, Ceppitelli, Rossettini e Avelar dovrebbero scendere in campo al Barbera davanti alla porta difesa da Cragno, mentre a centrocampo è confermato il trio composto da Crisetig, Conti ed Ekdal, nonostante in panchina scalpiti il giovane Donsah, già lanciato da Zeman in campionato. Fuori dall’undici titolare con ogni probabilità l’unico ex nelle fila dei rossoblù, ovvero il brasiliano Joao Pedro: meteora in maglia rosanero nella stagione 2010/11 (una presenza in campionato e tre in Europa League) nonostante il suo risultò essere l’acquisto più oneroso della gestione Sabatini (cinque milioni di conguaglio all’Atletico Mineiro).