A Palermo lo sciopero dei Regionali | Gli autonomi ricevuti dal governo - Live Sicilia

A Palermo lo sciopero dei Regionali | Gli autonomi ricevuti dal governo

Sindacati preoccupati per l'allungamento dei tempi del rinnovo contrattuale.

La protesta
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PALERMO – Oltre 1.500 dipendenti regionali, secondo la stima degli organizzatori, sono scesi in piazza tra Palermo e Catania per chiedere certezze sui tempi del rinnovo del contratto di lavoro. Le manifestazioni, sotto le bandiere dei sindacati Cobas-Codir, Sadirs, Siad, Ugl/Fna e Dirsi (che rappresentano il 70% circa del comparto Regione), si sono svolte davanti alla sede del governo regionale a Palermo e nel capoluogo etneo. Il capo della segreteria tecnica, Giacomo Gargano, ha assicurato che si farà portavoce con il presidente Nello Musumeci delle istanze rappresentate dai sindacati, prospettando la possibilità di un incontro la settimana prossima. Una delle preoccupazioni degli autonomi è che “allungando troppo i tempi della trattativa – nell’ambito delle manovre di assestamento di bilancio – possa essere intaccata la dotazione finanziaria di 53 milioni”. “Il malcontento dei regionali è stato ampiamente rappresentato – dicono i segretari generali e regionali di Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Ugl/Fna e Dirsi – e lo stesso capo della segreteria tecnica del presidente, Giacomo Gargano, ha riconosciuto che gli stipendi dei lavoratori regionali nulla hanno a che spartire con quelli dell’Ars e che anzi, nel caso di famiglie monoreddito, toccano ampiamente la soglia della povertà. Abbiamo ribadito la necessità della riclassificazione del personale dei due comparti che abolisca qualifiche obsolete e adegui la mappatura alle reali esigenze dell’amministrazione con il contestuale riconoscimento di anzianità, professionalità e titoli posseduti dai lavoratori tutti. Abbiamo evidenziato in merito ai rinnovi contrattuali che non potremmo accettare dinamiche contrattuali beffa, come quelle già sottoscritte a Roma da Cgil, Cisl e Uil, che prevedono aumenti medi di 85 euro con meccanismi di perequazione a tempo (per esempio chi ha avuto 50 euro di aumento ne avrà 35, ma solo fino al 31 dicembre 2018). Era questo il motivo di imbarazzo cha ha spinto alcuni presunti sindacalisti confederali a chiedere ai lavoratori di disertare le odierne manifestazioni di protesta?”.

(ANSA).


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