PALERMO – Oggi e domani i contrassegni saranno visibili a ai rappresentanti dei partiti per eventuali contestazioni. Poi, esclusi eventuali “elementi di confondibilità“, saranno definitivi. Sono 38 i simboli presentati, alla scadenza di ieri, per la corsa alle elezioni regionali 2022, a fronte di quattro candidati ufficiali per lo scranno di Palazzo d’Orleans. Uno degli ultimi stemmi arrivati, in ordine di tempo, è stato quello di Gaetano Armao, già vicepresidente della Regione nel governo dell’uscente Nello Musumeci, adesso in corsa con la lista di Italia Viva e Azione, il tandem tra Matteo Renzi e Carlo Calenda.
C’è il logo del Partito democratico, che aggiunge in basso una striscia rossa e la scritta “Chinnici Presidente”, per Caterina Chinnici, vincitrice delle primarie del campo progressista di centrosinistra. Dalla stessa area, che mesi fa appariva nettamente più coesa, depositati pure i loghi di Claudio Fava – Centopassi e del Movimento 5 stelle. Chinnici avrà anche una lista della presidente, come dovrebbe accadere anche per Renato Schifani, il senatore di Forza Italia ed ex presidente del Senato scelto, dopo lunghe tribolazioni, per essere il candidato del centrodestra unito.
Cateno De Luca correrà con nove liste, annunciate già nei giorni scorsi. All’ammiraglia “De Luca sindaco di Sicilia – Sud chiama nord” si affiancheranno “Sicilia vera”, “Orgoglio siculo con Cateno”, “Impresa Sicilia”, “Terra d’amuri”, “Basta mafie”, “Lavoro in Sicilia, “Giovani siciliani” e “Autonomia siciliana”.
Passati oggi e domani, se tutti e 38 i contrassegni supereranno l’esame dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, i simboli saranno definitivi e saranno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale. Da lì all’apparire sulle schede elettorali dei siciliani sarà un battito di ciglia: il 25 settembre è dietro l’angolo.