PALERMO- “Carmelo e Virginia erano impazzuti. Innamorati pazzi l’uno dell’altra. Dovevano sposarsi l’anno prossimo, è un dolore troppo grande”. Nella voce affannata di Rosalia Stadarelli, già sindaco di Misilmeri, contempliamo la tragedia di un incidente che ieri, dalle parti di via Ernesto Basile, ha inghiottito insieme passato, presente e futuro. L’impatto è risultato fatale.
Tutto appare inghiottito. Cancellato. Il passato di Carmelo Granata e Virginia Calvaruso, fidanzati morti nello schianto, un’età intessuta di sorrisi e tramonti nella trama del loro sogno d’amore. Il presente di due ragazzi felici che erano a Palermo per ritirare le fedi nuziali. Il futuro che sarebbe stato ancora pieno di foto da vivere insieme, nel dolore e nella gioia. Ma il dolore ha sfregiato quel sogno. Lo scontro è stato tremendo e non ha lasciato scampo.
“Li conoscevo – dice Rosalia – erano fatti l’uno per l’altra, sì. Lei era bellissima, solare. Lui lavorava al Comune nel settore dei rifiuti. Avevano comprato casa, con tanti sacrifici. Sono andato a trovare le famiglie e ho visto i genitori piangere. Ho visto i nonni piangere. Non si trovano le parole”.
Rosario Rizzolo, attuale sindaco di Misilmeri, commemora con altrettanta partecipazione: “Siamo scossi, la nostra comunità è scossa e ha sentito il colpo. Erano due ragazzi conosciuti e amati da tutti. Si trovavano a Palermo per le fedi nuziali”. Domani pomeriggio, i funerali nella Chiesa madre. Sulla pagina Facebook del Comune campeggia l’epigrafe del lutto da ieri: “Una terribile tragedia si è abbattuta sulla nostra comunità. Stamattina in un tragico incidente stradale presso lo svincolo di via Ernesto Basile a Palermo, sono venuti a mancare la misilmerese Virginia Calvaruso di 29 anni e Carmelo Granata di 37, dipendente del nostro servizio rifiuti. I due fidanzati si sarebbero dovuti sposare a breve. La nostra amministrazione sconvolta da questa notizia, si stringe al dolore delle famiglie Calvaruso e Granata”.
Il cordoglio sui social è immane, perché è così nella realtà. Pensiamo con affettuosissimo sgomento a coloro che restano e che avevano gli occhi pieni del passato, del presente e del futuro di una felicità che diciamo spezzata. Ma se un sogno d’amore è stato sognato, possiamo credere che non finirà mai, come certi sentimenti che si rendono immortali dal loro primo giorno. Possiamo credere che ogni cosa sia rimasta intoccata, in un posto segreto che non conosciamo. Possiamo sperarlo, mentre assistiamo a un addio. Forse ci saranno ancora altre foto di Virginia e Carmelo, in un album che nessuno può vedere. Forse ci saranno ancora altre storie da raccontare per due ragazzi che si amavano.